Per il Comitato del No ci sono le risorse sufficienti
ASCIANO/RAPOLANO. Dal Comitato per il NO alla fusione riceviamo e pubblichiamo.
“Stante alle recenti affermazioni del Comitato del SI apparse sui mezzi di informazione, comprendiamo l’imbarazzo del Comitato del SI per la fusione tra i Comuni di Rapolano e di Asciano, ad utilizzare il nome“ CRETE SENESI” dato
l’enorme pasticcio che hanno creato, oltre alle contestazioni dei Comuni limitrofi, per l’uso improprio del nome. Nome che è stato utilizzato per la raccolta delle firme, e che troveremo sulla scheda referendaria. Grosso pasticcio ! Un danno irreparabile per la comunita’ di Rapolano, che vede sparire il proprio nome, riconosciuto a livello economico in tutta Italia. Il Comitato del Si continua ad imbrogliare le carte per provare a mettere le pezze a una proposta che perde acqua da tutte le parti. Parlano di Referendum come “bivio per lo sviluppo”. Vogliamo ricordare che lo sviluppo a Rapolano non ha bisogno di nessun bivio, abbiamo gia’ gli investimenti previsti sulle Terme, sul Castello di Modanella, grazie ai nuovi proprietari, sulla zona industriale del Sentino, in crescita grazie agli investimenti farmaceutici della Biosynth , all’Agenzia Eurospazio Tecnologie e con i nuovi progetti turistici ed altro. Lo sviluppo a Rapolano Terme ce l’abbiamo senza bisogno di nessuna fusione, forse tutto questo serve ad Asciano?
Notiamo con piacere che nell’ultimo comunicato il Comitato del Si si è inventato Rapolano “ Capoluogo Economico”, è una formula ridicola per addolcire una spregiudicata manovra che consente, ad un gruppo di Asciano, di comandare e mettere le mani, sulle principali attivita’ economiche di Rapolano che adesso non controllano. Il capoluogo lo hanno deciso loro ed è stato indicato gia’ Asciano. Perché?
Si continua a perseverare sulla favola dei milioni della Regione e dello Stato, ben 1 milione all’anno per 4 comunità, continuando a dare irresponsabilmente per certo quello che certo non è, ingannando i cittadini . Confermiamo che Rapolano ha gia’ queste risorse senza bisogno di fare la fusione.
Nel comunicato si danno per certi , servizi e Municipi, alla faccia della spending review, con le sole chiacchiere, perché quello che conta è cio che è stato scritto nella legge, e non c’è garanzia per nessuno, nemmeno per Serre che subirebbe una catastrofe diventando l’ultima frazione dell’ipotetico Comune delle Crete Senesi.
Perché non sono stati fatti incontrati prima di scrivere da soli e in gran segreto ( con il primo cittadino di Asciano che lo ha tenuto nascosto ai propri cittadini) per condividere la proposta di legge, gli investimenti da fare e tutte le varie garanzie necessarie per tutte le frazioni del nuovo Comune ? Ci potrebbe rispondere il Sindaco di Asciano che prima dice che la pdl è di iniziativa popolare e poi durante l’audizione in commissione dichiara che dietro a tutto questo c’è il suo zampino, risultando il principale rappresentante del Comitato. Adesso il Comitato del SI vuole incontrare tutti, quando purtroppo è gia’ stato tutto deciso.
Confermiamo che le associazioni, le categorie, i partiti, i movimenti, le liste civiche e li iberi cittadini le abbiamo gia’ incontrati e continuaremo ad incontrarli per informarli che non si tratta di una Fusione ma di un’annessione del Comune di Rapolano al Comune di Asciano, arrivando alla cancellazione di Rapolano Terme come è stato affermato pubblicamente da un consigliere di 5 stelle del Comune di Rapolano, attivista del comitato del SI.
Il Comitato per il NO alla fusione invita i rappresentanti del Si ad un confronto pubblico davanti ai cittadini dei due comuni per spiegare alla luce del sole i vantaggi e gli svantaggi di questa fusione”.