Due signore di Chiusi e Montepulciano mandano a vuoto i tentativi di raggiro
SIENA. A Montepulciano una signora si è presentata alla stazione del Carabinieri per denunciare un tentativo di truffa perpetrato da uno sconosciuto, che – qualificatosi telefonicamente come appartenente alle forze dell’ordine – ha tentato l’ormai classico “giochetto” del figlio trattenuto in caserma in stato di fermo, poichè coinvolto in un incidente stradale e il suo veicolo era risultato privo di copertura assicurativa.
Grazie alla costante campagna d’informazione effettuata dai comandi Arma e dalle autorità locali dell’area presso vari centri di aggregazione, la signora riconosceva il consueto modus operandi adottato in tali raggiri, per cui dopo aver accusato lo sconosciuto interlocutore di volerla truffare, chiudeva la comunicazione prima che il malfattore potesse avanzare richieste di denaro.
Un caso analogo a Chiusi Scalo. Anche in questo frangente una signora ha denunciato ai Carabinieri della locale stazione che uno sconosciuto, qualificatosi telefonicamente come avvocato, aveva tentato una truffa asserendo che il figlio della donna era trattenuto in stato di fermo presso l’Ufficio sinistri del tribunale di Perugia, poichè era stato coinvolto in un incidente stradale e che versando la somma di 5000 (cinquemila) euro ad un funzionario di nome Luca Brillante, che di lì a poco si sarebbe recato presso la sua abitazione, avrebbe evitato al congiunto conseguenze di natura penale. L’interlocutore invitava la signora a chiamare il 112 per avere certezza dei fatti. La donna ha cercato di contattare il citato numero di emergenza, non accorgendosi inizialmente che il malfattore non aveva interrotto la telefonata e che un complice, spacciatosi come maresciallo dei Carabinieri addetto al pronto intervento, le confermava il fantomatico incidente.
Dopo aver riagganciato il telefono, la signora ha sentito suonare al suo citofono, ma non ha aperto non fidandosi dei suoi interlocutori, che non si sono più ripresentati. La medesima affermava che nel prosieguo della giornata non si presentava più nessuno per riscuotere la somma richiesta.
In entrambi i casi Carabinieri hanno informato l’autorità giudiziaria.