RADICOFANI. Turisti, pellegrini, tanti cittadini si sono ritrovati nella suggestiva piazza San Pietro. L’occasione era di quelle speciali: una “veglia” dedicata alla via Francigena, pensando a un rilancio dell’antico percorso.
“E’ stata un’occasione importante – sostiene l’assessore ala cultura del Comune Fausto Cecconi – che ha coinvolto persone arrivate dai comuni vicini come pellegrini provenienti da lontanissimo, con una passeggiata, una cena e un evento che ci ha riuniti tutti in piazza”.
Insomma, si stanno attuando nuove idee sui temi del turismo sostenibile e delle esperienze legate alla cultura locale, come dimostra l’ospitalità offerta ai pellegrini dalla Misericordia, nel nuovo ostello, in attesa di quello che sarà realizzato dal Comune. Non a caso, durante la serata, l’Officina teatrale di Radicofani ha rappresentato l’episodio della seconda novella dell’ultima giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio. È quella in cui “Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale”.
La serata ha catturato l’attenzione del folto pubblico con canti popolari, una presentazione della Francigena curata dal professor Alfio Cortonesi, preside della Facoltà di conservazione dei beni culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo. Suggestioni inevitabili, in un luogo cresciuto grazie alla posizione strategica lungo le vie di comunicazione, nella patria del brigante gentiluomo. All’ombra famosa fortezza di Radicofani sembra facile scivolare sulla strada delle rievocazioni. Ma lo spirito è un altro: c’è la volontà di rendere attuale il passato, riscoprendo la capacità di stare insieme e di raccontarsi delle storie come accadeva nelle veglie contadine. Tutto ciò pensando a uno sviluppo economico in perfetta coerenza con il ruolo che ha sempre ricoperto la strada.
“La storia legata alla Francigena – aggiunge il sindaco Massimo Magrini – ci impone di cogliere tante opportunità, come dimostrano i contatti con Acquapendente, cioé la tappa successiva alla nostra. Altro aspetto da considerare è che il tratto da Torrenieri a Radicofani è stato preso ad esempio a livello nazionale per lo studio preliminare di una candidatura a patrimonio dell’Umanità del’Unesco per la Francigena”.
La “veglia” di Radicofani ha passato il testimone ad Acquapendente, dove è un programma una iniziativa con stand gastronomici, musiche e ballo in piazza, mercatini artigianali nelle vie della cittadina fino al 24 agosto. Intanto la Regione Toscana ha messo a disposizione 1 milione e 600 mila euro per valorizzare la Francigena nella provincia di Siena, come ulteriore attestato di credibilità sulle ipotesi di rilancio dell’antica via di comunicazione, in chiave culturale e turistica.
“E’ stata un’occasione importante – sostiene l’assessore ala cultura del Comune Fausto Cecconi – che ha coinvolto persone arrivate dai comuni vicini come pellegrini provenienti da lontanissimo, con una passeggiata, una cena e un evento che ci ha riuniti tutti in piazza”.
Insomma, si stanno attuando nuove idee sui temi del turismo sostenibile e delle esperienze legate alla cultura locale, come dimostra l’ospitalità offerta ai pellegrini dalla Misericordia, nel nuovo ostello, in attesa di quello che sarà realizzato dal Comune. Non a caso, durante la serata, l’Officina teatrale di Radicofani ha rappresentato l’episodio della seconda novella dell’ultima giornata del Decamerone di Giovanni Boccaccio. È quella in cui “Ghino di Tacco piglia l'abate di Clignì e medicalo del male dello stomaco e poi il lascia quale, tornato in corte di Roma, lui riconcilia con Bonifazio papa e fallo friere dello Spedale”.
La serata ha catturato l’attenzione del folto pubblico con canti popolari, una presentazione della Francigena curata dal professor Alfio Cortonesi, preside della Facoltà di conservazione dei beni culturali dell’Università della Tuscia di Viterbo. Suggestioni inevitabili, in un luogo cresciuto grazie alla posizione strategica lungo le vie di comunicazione, nella patria del brigante gentiluomo. All’ombra famosa fortezza di Radicofani sembra facile scivolare sulla strada delle rievocazioni. Ma lo spirito è un altro: c’è la volontà di rendere attuale il passato, riscoprendo la capacità di stare insieme e di raccontarsi delle storie come accadeva nelle veglie contadine. Tutto ciò pensando a uno sviluppo economico in perfetta coerenza con il ruolo che ha sempre ricoperto la strada.
“La storia legata alla Francigena – aggiunge il sindaco Massimo Magrini – ci impone di cogliere tante opportunità, come dimostrano i contatti con Acquapendente, cioé la tappa successiva alla nostra. Altro aspetto da considerare è che il tratto da Torrenieri a Radicofani è stato preso ad esempio a livello nazionale per lo studio preliminare di una candidatura a patrimonio dell’Umanità del’Unesco per la Francigena”.
La “veglia” di Radicofani ha passato il testimone ad Acquapendente, dove è un programma una iniziativa con stand gastronomici, musiche e ballo in piazza, mercatini artigianali nelle vie della cittadina fino al 24 agosto. Intanto la Regione Toscana ha messo a disposizione 1 milione e 600 mila euro per valorizzare la Francigena nella provincia di Siena, come ulteriore attestato di credibilità sulle ipotesi di rilancio dell’antica via di comunicazione, in chiave culturale e turistica.