Sculture, installazioni, ceramiche. La 52esima edizione fra gli Horti Leonini, Piazze e Palazzo Chigi, Piazza della Libertà e Bagno Vignoni
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SAN QUIRICO D’ORCIA. L’arte di Emanuele Giannelli, con la personale “Arbitrium”, sarà protagonista della 52esima edizione di Forme nel Verde, in programma a San Quirico d’Orcia, dal 22 luglio al 5 novembre.
Lo splendido scenario degli Horti Leonini – il giardino cinquecentesco nel centro storico di San Quirico realizzato da Diomede Leoni – come location principale, della rassegna di arte contemporanea ideata da Mario Guidotti che, dal 1971.
Sculture, installazioni, ceramiche. L’inaugurazione è in programma sabato 22 luglio, ore 18, in piazza della Libertà, mentre le installazioni saranno visitabili agli Horti Leonini, a Palazzo Chigi, in Piazza della Libertà, in Piazza Chigi ed a Bagno Vignoni, con la direzione artistica di Carlo Pizzichini.
“Forme nel Verde alla 52esima edizione – sottolinea il sindaco di San Quirico d’Orcia, Danilo Maramai – riporta San Quirico al centro della scena della scultura contemporanea, quest’anno con le imponenti opere di Giannelli, scultore di fama internazionale che mette l’uomo moderno al centro della nostra attenzione. Come per i grandi nomi che si sono susseguiti dal 1971 a San Quirico, le opere andranno ad impreziosire i luoghi principali del nostro centro storico. Una mostra longeva nel panorama artistico contemporaneo italiano e mondiale, che per oltre mezzo secolo ha permesso a San Quirico di arricchirsi di un notevole patrimonio artistico”.
“Trentotto opere in totale – evidenzia Marco Bartoli, vicesindaco e assessore alla cultura – che incontriamo lungo il cammino della cinquantaduesima edizione ci spingono ad interrogaci e a fare un viaggio introspettivo profondo, a smuovere quelle che sono le nostre convinzioni e le nostre idee. Forme nel Verde è sempre più un momento di condivisione e di riflessione, che dovrebbe spingere ognuno ad essere migliore.
Non sempre il messaggio è chiaro e privo di dubbi, ma è l’arte, può svolgere un ruolo fondamentale nella vita di noi stessi, e come per le edizioni precedenti, a noi l’onore di poter preservare, conservare e portare avanti quello che era l’idea di Mario Guidotti.”
“Emanuele Giannelli, sculture in terra di Siena – sottolinea Carlo Pizzichini, direttore artistico e curatore di Forme nel Verde – , si potrebbe definire il progetto di ampia scala che vede uno dei più celebrati scultori contemporanei, che si occupa della figura umana, trasferire le sue affascinanti installazioni, collocate nel centro storico di Siena in primavera, verso il cuore della campagna senese, in Val d’Orcia”.
“Arbitrium? E’ quella possibilità di scelta che ha origine nella persona stessa – aggiunge Pizzichini -, condizionata da molti fattori, primi tra tutti quelli culturali, legati alla tradizione, ma anche all’innovazione, e soprattutto dalla conoscenza, che indirizzano tutti verso quella “semenza” che non ci fa “…essere fatti per viver come bruti…”.
Forme nel Verde 2023 è anche “Ceramica a Palazzo”, a Palazzo Chigi “Arbitrium: la scelta del fuoco”, terrecotte e ceramiche Raku di Giannelli. E Sculture a Palazzo, con le opere degli allievi e docenti delle Accademie di Belle Arti di Carrara, Firenze, Bologna e Brera: raccolta di sculture del Comune di San Quirico d’Orcia.
Gli orari: agli Horti Leonini (fino al 5 novembre) dall’alba al tramonto; a Palazzo Chigi dalle 10.30 alle 18.
Emanuele Giannelli – Romano di origine, trapiantato a Pietrasanta, terra di eccelsi scultori, Giannelli racchiude dentro di sé la classicità della capitale e la geniale provocazione toscana, intesa da lui come una caratteristica positiva, in quanto capace di “provocare emozioni”.
Nato a Roma nel 1962, poco prima dei vent’anni si trasferisce a Carrara, capitale del marmo, e nel 1984 si diploma in Scultura all’Accademia di Belle Arti con il massimo dei voti. È in quegli anni che si avvia il progressivo distacco dalle correnti classiche, parallelamente a un sempre più stimolante avvicinamento alla scultura contemporanea. I complici? La cultura industriale da cui viene sempre più assorbito – la musica industriale ed elettronica, i libri, gli amici, i dischi, i fumetti – il punk come movimento giovanile di protesta, il movimento studentesco e gli scontri politici di fine anni ’70, che vede e vive da vicino, i tanti viaggi d’ispirazione tra Berlino e New York e il periodo vissuto a Londra nell’85. L’artista Giannelli cresce così, sperimentando nuovi materiali e nuove tecniche con impetuosa curiosità e coscienza, ma anche sperimentando il mondo, fino a trovare una sua narrazione, che quasi come un’ossessione ritorna in tutte le sue opere e che vediamo ancora oggi: la figura umana in preda al caos della contemporaneità e alla trasformazione.