I ragazzi della 3a e 4a del liceo economico sociale “S. Giovanni Bosco” hanno analizzato le procedure per la realizzazione del museo di San Pietro
COLLE DI VAL D’ELSA. A verificare gli appalti e monitorare come vengono spesi i fondi pubblici sono gli studenti del liceo economico sociale (Les) “S. Giovanni Bosco” Colle Val D’Elsa. È in questo modo che i ragazzi si preparano per affrontare le sfide del futuro e diventare cittadini attivi e consapevoli. «Anche quest’anno il nostro liceo ha visto accolta la propria candidatura per la partecipazione al progetto “A scuola di Open Coesione“, un percorso didattico-formativo di monitoraggio civico che ha visto impegnate negli ultime tre anni classi terze e quarte del Les», commenta Serena Cortecci, referente del progetto. «Quest’anno l’attenzione dei ragazzi si è rivolta al finanziamento relativo alla ristrutturazione e riallestimento del Museo S.Pietro, importante in base alle ricerche condotte dagli studenti, perché racconta con l’esposizione di opere artistiche di vario genere la storia della comunità colligiana». Questo è stato il terzo intervento preso in esame dopo che negli anni precedenti erano «state monitorate altre due importanti opere realizzate sul nostro territorio grazie ai finanziamenti europei per le politiche di coesione sociale: la ristrutturazione del Teatro del Popolo e la realizzazione della pista ciclo-turistica che collega Colle e Poggibonsi».
L’iniziativa non è un voler fare le pulci ai conti delle amministrazioni, ma «si tratta di una sfida didattica e civica rivolta a studenti e docenti. Si parte dall’analisi di informazioni e dati in formato aperto pubblicati sul portale Open Coesione, che abilita i ragazzi a scoprire come vengono spesi i fondi pubblici sul proprio territorio. Quindi si raccolgono ulteriori dati mediante interviste e sopralluoghi, si cerca di coinvolgere la cittadinanza nella verifica e valutazione della loro efficacia e ricaduta sociale, culturale ed economica. Punto di forza di questa modalità operativa è quello creare relazioni e collaborazioni con soggetti istituzionali e non esterni alla scuola».
A collaborare con il Les colligiano, l’Europe Direct di Siena che ha sostenuto, in partenariato con la scuola, tutti i progetti «soprattutto per l’individuazione di esperti di politiche di coesione sociale e di statistica e per la realizzazione degli eventi di restituzione delle attività di ricerca condotte dai ragazzi».
Il 9 maggio presso l’aula magna del Palazzo del Rettorato, gli studenti della 3a e 4a del LES hanno potuto presentare i risultati e i prodotti delle loro analisi, insieme agli studenti dell’Istituto Dago di Prato, l’altra scuola Toscana candidata al progetto. Presenti rappresentanti della Regione, il delegato del Rettore, la responsabile Angelita Campriani e Massimiliano Montini direttore scientifico di Europe Direct. «Lo scopo della mattinata – continua Cortecci – era anche quello di promuovere il progetto, quindi hanno partecipato delegazioni di docenti di istituti superiori della Toscana. L’evento si è svolto in collegamento con il Dipartimento delle politiche di coesione sociale presso la Presidenza del consiglio dei Ministri».
Grazie all’esperienza realizzata i ragazzi sono stati invitati a partecipare al “dialogo con i cittadini“ organizzato dalla Regione in occasione della settimana dedicata all’Unione Europea, l’11 maggio a Firenze con la partecipazione del Presidente della Regione Enrico Rossi, la commissaria europea alle politiche di coesione sociale e il presidente del comitato delle regioni. «È stato un incontro interessante e significativo per gli studenti che si sono potuti confrontare con temi attuali e concreti, in una dimensione comunitaria anche sotto il profilo linguistico con interventi in italiano, francese e inglese. I nostri ragazzi hanno potuto porre domande e chiedere quale spazio l’Europa riserva ai giovani», conclude Cortecci.