La candidata a sindaco condivide la sua riflessioni alla fine di questa tornata elettorale
CHIUSI. Si spengono le luci, cala il sipario. Nel ringraziare gli amici della lista e quelli che hanno partecipato al risultato finale , mi piace, ancora una volta, sottolineare l’importanza della condivisione di un progetto che comunque continua, se e’ vero, autentico, trasparente, anche fuori delle posizioni, all’interno del consiglio comunale. Il nostro e’ un progetto di approfondimenti di tematiche sociali che partono dalla cultura e che va oltre i risultati numerici sono importanti ma non determinanti. Quando ci sono le idee non c’e’ remora, né ostacolo che possa impedire di realizzare buone e valide iniziative. In cantiere ne abbiamo gia’ qualcuna,
sapra’ ricompensare gli sforzi fatti per affermare i principi cardini del vivere civile: il rispetto, la solidarieta’, l’onesta’, la collaborazione, possibilmente creando una rete di persone che vogliono insieme impegnarsi a tale scopo.
Lasciamo ai giovani amministratori,” nostro futuro e nostra speranza”, l’onere e l’onore di gestire un paese che comunque ha bisogno di ricostuire un tessuto sociale che sembra essersi sfilacciato in tanti rivoli con punte di negativita’ relative a temi importanti come il lavoro, il rilancio economico, l’impegno verso le classi piu’ deboli e a Chiusi, mi dispiace dirlo, ce ne sono e sono tante.
Il lavoro e’ arduo ma non impossibile se c’e’ la volonta’ di rispettare le regole che partono dagli uomini, dall’individuo, con le sue esigenze, le sue oggettive specificita’
Rivendico con orgoglio la mia presenza nel passato consiglio comunale dove ho svolto da sola un ruolo impegnativo e spesso “antipatico” di opposizione non pero’ come appartenente ad un gruppo politico ma piuttosto ad una comunita’ pensante e propositiva: quella della societa’ civile che e’ sempre vincente, anche se spesso ignorata e forse amareggiata e demotivata!!
La lista “i cittadini per chiusi” proposta in continuita’ e in alternativa era proprio l’emanazione di un sociale impegnato nei vari settori del mondo del lavoro e quindi piu’ competente e consapevole delle difficolta’ da affrontare.
Non era improvvisata ma volutamente scelta e determinata con un programma che non poteva essere diverso da quello presentato,
Non ” riciclato” perché le problematiche sono sempre le stesse ed esposte in tutti i programmi quasi come come una novita’. Ma cosi’ non e’. La novita’ sarebbe se fossero realizzati e non soltanto promessi.
Buon lavoro dunque e “ci sara’ tempo ancora”. “Dopotutto domani e’ un altro giorno”
Rita Fiorini Vagnetti