Lettera aperta della consigliera di Chiusi
CHIUSI. Carissimi, a seguito degli ultimi avvenimenti che, a mio avviso, confermano le motivazioni per le quali, a suo tempo, il Coordinamento Provinciale di Siena ha dato le dimissioni dalle cariche affidate e che tutti abbiamo cercato di svolgere al meglio delle nostre possibilità, ritengo che non ci siano più, almeno per quanto mi riguarda, le condizioni per sostenere un movimento politico che attualmente naviga senza un vero “timoniere” che sappia mantenere uniti i “naufraghi di una procella veramente difficile da gestire”.
Come ben sapete nelle ultime elezioni regionali, nonostante la consapevolezza dell’insuccesso annunciato di Forza Italia, ho dato la mia disponibilità a sostenere una campagna elettorale nata all’insegna dell’improvvisazione e dell’incertezza.
Ho partecipato personalmente a tutti i livelli, sperando che il nuovo Consigliere regionale potesse dare veramente una svolta e potesse concretamente ripartire dal territorio, leggendo però le informazioni circa le decisioni assunte a Firenze per il futuro del partito in ambito regionale e ,in particolare, per la provincia di Siena, mi sono ulteriormente convinta che non c’è futuro, per lo meno quello al quale io aspirerei per il partito, soprattutto in una regione dilaniata da “lotte interne” senza la possibilità di dire la nostra, partendo dalla base.
Purtroppo per deformazione culturale e di militanza politica, in altre epoche, sono stata abituata ad ascoltare coloro che poi, in buona sostanza, saranno i “famosi e famigerati portatori d’acqua”, coloro cioè che dovrebbero partecipare alle varie campagne elettorali in prima persona, creandosi, spesso, in zone come la nostra, contrapposizioni anche a livello personale.
Tutto si può accettare se c’è il confronto, il dialogo, la richiesta di pareri e ciò che si chiede anche al PD ed è un motivo per il quale mi sono “autosospesa” da consigliere comunale.
Pertanto, sperando di essere sufficientemente chiara nel mio messaggio, ritengo di dover restituire la tessera di Forza Italia e di proporre lo scioglimento del Club Sfida Azzurra, di cui sono Presidente, lasciando, ovviamente, a tutti la decisione delle proprie scelte personali.
E’ appena il caso, anche se doveroso, di ringraziare tutti i miei compagni di viaggio che mi hanno sostenuto e mi hanno dato la possibilità di credere ancora in un “bel sogno”, soprattutto per il paese; ma i sogni, spesso, si frantumano all’alba di un nuovo giorno.
Per me è arrivata questa alba, pur rimanendo fedele e non rinnegando le mie idee, i miei ideali che sono e continueranno ad essere sempre gli stessi.
Sicuramente ci sarà un’occasione per incontrarci ed approfondire l’argomento
RITA FIORINI VAGNETTI