di Leonardo Mattioli
CHIANCIANO TERME. La tregua armata tra maggioranza e opposizione a Chianciano Terme e’ finita. Martedi’ notte (29 settembre) in Consiglio Comunale si e’ consumata una vera e propria rottura tra centro sinistra e Pdl, assente per la seconda volta consecutiva il capogruppo, Antonio Guidi. Tanto che il centro destra ha deciso, alla fine di un acceso dibattito, di dare le dimissioni da tutte le Commissioni consiliari e di denunciare il fatto anche alla procura della Repubblica di Montepulciano.
La polemica e’ nata quando la maggioranza ha proposto delle modifiche al regolamento che riguarda il periodico del Comune “Chianciano Terme inform@”, soprattutto per la parte che riguarda la nomina del direttore responsabile, affidato fino al termine dell’ultima legislatura alla giornalista professionista Patrizia Mari, che e’ una dipendente del Comune.
La modifica piu’ contestata dalla minoranza riguarda proprio l’articolo 5 dove si sottolinea che il direttore puo’ essere indicato dalla Giunta prioritariamente tra i propri dipendenti e/o tra i propri componenti mentre prima era previsto che venisse individuato prioritariamente “solo” tra i dipendenti.
Alla minoranza questa modifica, come anche le altre all’articolo 7 sulla composizione del Cdr ( un solo membro dell’opposizione anziche’ due come era prima) e all’articolo 11 sulla raccolta pubblicitaria per il giornale( da fare ora anche presso le imprese private del territorio), non sono piaciute per niente. Nel vivace dibattito sono scesi in campo esponenti dei due schieramenti come Pierpaolo Giglioni ( nella foto) che, dopo aver illustrato un proprio ordine del giorno annunciando le dimissioni dalle commissioni in caso di approvazione delle modifiche, le ha definito “improponibili perche’ il direttore di un giornale che vive di denaro pubblico non puo’ essere un componente della Giunta . Il direttore deve essere una persona equidistante dalle parti”.
A Giglioni ha replicato poi piu’ volte non solo il capogruppo di maggioranza Marco Rossi, ma anche l’assessore alla Comunicazione Paolo Piccinelli (indicato dalla minoranza come possibile nuovo direttore del periodico in quanto in possesso della tessera di pubblicista ottenuta con un giornale locale di cui e’ editore) che ha parlato di “processo alle intenzioni” e lo stesso sindaco Gabriella Ferranti che ha tentato piu’ volte di “spiegare” il significato della modifica (“offre piu’ possibilita’ nella scelta del direttore”) ma senza riuscire a convincere la minoranza. Tanto che a un certo momento, dopo un ulteriore scambio di accuse sulle procedure e anche dopo l’invito del consigliere di minoranza, il socialista Evandro Nannetti, di lasciare il regolamento cosi’ come è e di ricercare un confronto tra i due schieramenti, la seduta è stata sospesa per circa mezz’ora per permettere alla maggioranza di valutare la situazione.
Al termine il sindaco ha spiegato ulteriormente il significato delle modifiche proposte precisando anche che sulla composizione del Cdr (comitato di redazione) poteva essere accolta la proposta di portare da uno a due i rappresentanti dell’opposizione “per dare alla minoranza più incisivita'” mentre l’assessore Sergio Giani ha insistito sulla necessita’ di “un confronto” tra gli schieramenti. Ma gli esponenti della minoranza. dopo un’ulteriore sospensione della seduta richiesta da loro, non hanno modificato il loro atteggiamento: Giglioni ha parlato di “atto di forza”, Andrea Angeli di”una presa in giro” mentre Andrea Marchetti ha obiettato che “il direttore non puo’ essere un membro della maggioranza”. E cosi’ hanno presentato le loro dimissioni dalle commissioni. Fatto questo che ha scatenato una altra polemica quando il capogruppo di maggioranza Marco Rossi ha ironizzato sul fatto che una “decisione di cosi’ rilevanza politica fosse presa in assenza del capogruppo Guidi”.
La minoranza ha reagito protestando e ricordando che “comunque – ha detto Marchetti – c’è un vicecapogruppo”. Di più Nannetti ha risposto cosi’: ” io mi rappresento da solo come credo anche gli altri”. Lo stesso Nannetti che, in apertura di seduta quando il sindaco ha dato lettura della comunicazione con la quale Antonio Guidi informava “con molto rammarico”della sua non partecipazione al consiglio comunale, aveva chiesto di mettere a verbale che “quelle di Guidi sono solo comunicazioni e non giustificazioni”. Prima della polemica sulla questione del direttore del periodico, il Consiglio Comunale ha approvato comunque i nominativi dei propri rappresentanti nell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese: oltre al sindaco Gabriella Ferranti vi faranno parte Marco Rossi per la maggioranza e Andrea Angeli per la minoranza.
CHIANCIANO TERME. La tregua armata tra maggioranza e opposizione a Chianciano Terme e’ finita. Martedi’ notte (29 settembre) in Consiglio Comunale si e’ consumata una vera e propria rottura tra centro sinistra e Pdl, assente per la seconda volta consecutiva il capogruppo, Antonio Guidi. Tanto che il centro destra ha deciso, alla fine di un acceso dibattito, di dare le dimissioni da tutte le Commissioni consiliari e di denunciare il fatto anche alla procura della Repubblica di Montepulciano.
La polemica e’ nata quando la maggioranza ha proposto delle modifiche al regolamento che riguarda il periodico del Comune “Chianciano Terme inform@”, soprattutto per la parte che riguarda la nomina del direttore responsabile, affidato fino al termine dell’ultima legislatura alla giornalista professionista Patrizia Mari, che e’ una dipendente del Comune.
La modifica piu’ contestata dalla minoranza riguarda proprio l’articolo 5 dove si sottolinea che il direttore puo’ essere indicato dalla Giunta prioritariamente tra i propri dipendenti e/o tra i propri componenti mentre prima era previsto che venisse individuato prioritariamente “solo” tra i dipendenti.
Alla minoranza questa modifica, come anche le altre all’articolo 7 sulla composizione del Cdr ( un solo membro dell’opposizione anziche’ due come era prima) e all’articolo 11 sulla raccolta pubblicitaria per il giornale( da fare ora anche presso le imprese private del territorio), non sono piaciute per niente. Nel vivace dibattito sono scesi in campo esponenti dei due schieramenti come Pierpaolo Giglioni ( nella foto) che, dopo aver illustrato un proprio ordine del giorno annunciando le dimissioni dalle commissioni in caso di approvazione delle modifiche, le ha definito “improponibili perche’ il direttore di un giornale che vive di denaro pubblico non puo’ essere un componente della Giunta . Il direttore deve essere una persona equidistante dalle parti”.
A Giglioni ha replicato poi piu’ volte non solo il capogruppo di maggioranza Marco Rossi, ma anche l’assessore alla Comunicazione Paolo Piccinelli (indicato dalla minoranza come possibile nuovo direttore del periodico in quanto in possesso della tessera di pubblicista ottenuta con un giornale locale di cui e’ editore) che ha parlato di “processo alle intenzioni” e lo stesso sindaco Gabriella Ferranti che ha tentato piu’ volte di “spiegare” il significato della modifica (“offre piu’ possibilita’ nella scelta del direttore”) ma senza riuscire a convincere la minoranza. Tanto che a un certo momento, dopo un ulteriore scambio di accuse sulle procedure e anche dopo l’invito del consigliere di minoranza, il socialista Evandro Nannetti, di lasciare il regolamento cosi’ come è e di ricercare un confronto tra i due schieramenti, la seduta è stata sospesa per circa mezz’ora per permettere alla maggioranza di valutare la situazione.
Al termine il sindaco ha spiegato ulteriormente il significato delle modifiche proposte precisando anche che sulla composizione del Cdr (comitato di redazione) poteva essere accolta la proposta di portare da uno a due i rappresentanti dell’opposizione “per dare alla minoranza più incisivita'” mentre l’assessore Sergio Giani ha insistito sulla necessita’ di “un confronto” tra gli schieramenti. Ma gli esponenti della minoranza. dopo un’ulteriore sospensione della seduta richiesta da loro, non hanno modificato il loro atteggiamento: Giglioni ha parlato di “atto di forza”, Andrea Angeli di”una presa in giro” mentre Andrea Marchetti ha obiettato che “il direttore non puo’ essere un membro della maggioranza”. E cosi’ hanno presentato le loro dimissioni dalle commissioni. Fatto questo che ha scatenato una altra polemica quando il capogruppo di maggioranza Marco Rossi ha ironizzato sul fatto che una “decisione di cosi’ rilevanza politica fosse presa in assenza del capogruppo Guidi”.
La minoranza ha reagito protestando e ricordando che “comunque – ha detto Marchetti – c’è un vicecapogruppo”. Di più Nannetti ha risposto cosi’: ” io mi rappresento da solo come credo anche gli altri”. Lo stesso Nannetti che, in apertura di seduta quando il sindaco ha dato lettura della comunicazione con la quale Antonio Guidi informava “con molto rammarico”della sua non partecipazione al consiglio comunale, aveva chiesto di mettere a verbale che “quelle di Guidi sono solo comunicazioni e non giustificazioni”. Prima della polemica sulla questione del direttore del periodico, il Consiglio Comunale ha approvato comunque i nominativi dei propri rappresentanti nell’Unione dei Comuni della Valdichiana senese: oltre al sindaco Gabriella Ferranti vi faranno parte Marco Rossi per la maggioranza e Andrea Angeli per la minoranza.