Incontro con l'I. C. Graziano da Chiusi e visita guidata alle figure femminili nei reperti

CHIUSI. Per la Giornata internazionale della Donna, il Museo nazionale Etrusco di Chiusi, nell’ambito delle attività didattiche condotte con l’Istituto Comprensivo Graziano da Chiusi, e in collaborazione con il Gruppo Archeologico Città di Chiusi, ospita l’iniziativa Musica, poesia e storie per le donne di tutti i tempi degli alunni delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado.
Il Museo e l’Istituto Comprensivo hanno stretto recentemente un accordo volto a valorizzare il patrimonio culturale e a promuovere attività educative e didattiche legate alla storia e alla cultura del territorio favorendo la partecipazione attiva degli studenti. L’obiettivo è quello di rafforzare i legami tra la scuola e museo, contribuendo a una crescita in ambito educativo e culturale.
Gli alunni, accompagnati dai loro genitori, saranno protagonisti della mattinata, dalle ore 10 alle 13, animando le sale del museo con esibizioni musicali, letture di poesie, brani e riflessioni, selezionate dai docenti in collaborazione con i servizi educativi del museo, che esplorano la condizione femminile dall’antichità ai giorni nostri, con l’analisi di figure femminili del mito e della storia antica, come quella di Arianna, la sposa del dio Dioniso raffigurata nelle ceramiche attiche a figure nere e rosse del museo, fino ad arrivare ai giorni nostri con i passi di Alda Merini.
Nel pomeriggio, alle ore 17.30, visita guidata Donne a confronto: la condizione femminile nelle società antiche attraverso i reperti del museo“, a cura del personale. I reperti esposti nelle sale raccontano innumerevoli aspetti delle società del mondo antico, non ultimo quello femminile. La presenza delle donne è testimoniata nella sua quotidianità da oggetti di uso comune, relativi ai lavori domestici, quali fuseruole, rocchetti, fornelli ma anche da testimonianze legate alla sfera funeraria come i canopi, che spesso rivelano fattezze femminili e il preciso ruolo della donna nella società, e rilievi e sculture che raffigurano la loro partecipazione in occasione di momenti pubblici come il banchetto, il matrimonio e il compianto funebre. La nutrita presenza di ceramiche a figure nere e figure rosse importate dal mondo greco e recuperate nelle sepolture degli aristocratici etruschi consente un parallelo tra la condizione femminile nell’antica Grecia e nell’Etruria dove le donne godevano di una maggiore libertà. Un viaggio che ci condurrà anche a conoscere figure singolari che travalicano il ruolo assegnato alle donne e che vivono di una luce propria: Teti e Eos, divinità femminili che al contempo condividono una condizione del tutto umana, quella materna, su un’anfora tirrenica a figure nere che rappresenta il duello tra i rispettivi figli, Achille e Memnone. In queste rappresentazioni altre figure escono prepotentemente fuori dal consueto schema donna-casa, come le etere, cortigiane raffinate e sensuali, e le menadi invasate che accompagnavano il corteo dionisiaco, ma anche donne che pagano la loro condizione come Cassandra, raffigurata nell’atto, vano, di sfuggire al suo brutale assalitore, Aiace Oileo.
Ingresso gratuito per le donne. Le attività sono comprese nel biglietto d’ingresso.