Sgominata la banda: arresto per un 16enne e 9 denunce
POGGIBONSI. E’ stata sgominata dalla Polizia una baby gang di adolescenti, tutti residenti a Poggibonsi, ritenuti responsabili di una serie di reati, anche gravi, commessi dal dicembre 2013 ad oggi.
Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Poggibonsi, coordinati dal dirigente Gianluigi Manganelli, a conclusione di una lunga e complessa indagine di polizia giudiziaria, durata più di un anno, ha denunciato 8 giovanissimi studenti, alla Procura della Repubblica minorile, arrestando un sedicenne, ritenuto il capo della banda, in esecuzione di una ordinanza che dispone la misura cautelare emessa dal G.I.P, presso il Tribunale per i Minorenni di Firenze.
La baby gang, i cui componenti in alcuni casi facevano anche uso di sostanze stupefacenti, agiva con grande spavalderia e spregiudicatezza, confidando verosimilmente nell’impunità, dovuta, secondo i giovani, proprio al fatto di essere minorenni, arrivando addirittura a vantarsene e ostentando la loro condotta. I minori si sono quindi resi responsabili di fatti violenti di ogni genere, tra i quali devastazioni di scuole, vandalismo, atti di bullismo e sopraffazione, caratterizzati anche da odio e discriminazione razziale, stalking (atti persecutori), percosse, furti d’auto e ciclomotore, e altro.
Gli episodi ricostruiti dagli uomini della Squadra Anticrimine del Commissariato che ne hanno identificato di volta in volta gli autori sono innumerevoli. Dalle indagini è emerso, in particolare, che il sedicenne arrestato in esecuzione della misura cautelare, ritenuto estremamente violento e socialmente pericoloso, dal dicembre del 2013 ad oggi è stato responsabile anche di maltrattamenti in famiglia. Il giovane, con minacce e richieste estorsive, perpetrate anche con pugni e calci nei confronti del fratello e della madre, ha infatti preteso continue somme di denaro. Nel dicembre del 2013, due ragazzini di 16 e15 anni hanno percosso e malmenato, per futili motivi, e con atteggiamento di bullismo, un compagno di scuola di 13 anni, al punto da fargli uscire il sangue dal naso, costringendolo poi a recarsi al Pronto Soccorso.
Nello stesso mese, a poca distanza dalla scuola Marmocchi di Poggibonsi, un sedicenne ha rubato un’auto, Renault Clio, trovata parcheggiata con le chiavi inserite e, a folle velocità, trasportando alcuni suoi amichetti, si è vantato delle proprie capacità di guida, mettendo a serio repentaglio sia la sua sicurezza che quella degli altri, rubando poi, alcuni mesi dopo anche un ciclomotore e una bicicletta.
E ancora, nel dicembre del 2013 un minorenne ed un maggiorenne, di 17 e 25 anni, sono stati sorpresi a rubare in un centro commerciale di Poggibonsi, dopo aver rotto la placca antitaccheggio di capi di abbigliamento, e per questo deferiti per tentato furto aggravato in concorso.
Nel marzo 2014 dopo che era stata rubata la chiave dell’aula di informatica della scuola Marmocchi, uno degli indagati, di 16 anni, vi aveva avuto libero accesso a suo piacimento con la finalità di creare problemi al regolare andamento scolastico.
Nello stesso mese era stato rubato, dall’auto in sosta di un docente, il navigatore satellitare, ad opera di un giovane denunciato per furto.
Nell’aprile del 2014, tre minorenni, di 15, 16 e 17 anni, sono stati denunciati poiché all’interno di un autobus urbano, con cadenza giornaliera, avevano compiuto atti di bullismo nei confronti di alcuni loro coetanei, per lo più stranieri, offendendo pesantemente loro e le rispettive famiglie. Uno delle vittime, in una occasione, è stato addirittura tenuto fermo con violenza contro le sbarre dell’autobus, impedendogli di muoversi e, poi, costretto a scendere. Sul mezzo pubblico i bulli si compiacevano di comandare loro, strappandogli con violenza e minaccia una cartellina di tecnologia.
Nel maggio 2014, la scuola media Marmocchi, che alcuni di loro frequentavano, è stata oggetto di 2 gravi episodi di furto e vandalismo.
In una prima occasione, sono stati denunciati 5 minorenni, di cui due ragazzine di 13 e 14 anni e tre maschi di 16, 17, e 15 anni e poiché in orario serale/notturno sono entrati nella scuola rubando 600 euro dalla cassaforte della presidenza, delle cui chiavi si erano impossessati studiandone l’ubicazione in orario scolastico. In quella circostanza i 5 giovani alterarono anche i propri voti scolastici sovrascrivendoli con la penna. Nella seconda sono stati denunciati altri 3, di 15, 16 e 17 anni, per aver devastato aule, macchinette erogatrici di merendine e bevande, nonché per aver rubato ulteriore denaro contante.
L’attività investigativa che ha portato la Polizia a questa denuncia è stata possibile anche grazie al risolutivo intervento della Polizia Scientifica, che ha rinvenuto, durante il sopralluogo – a conferma delle ipotesi investigative già esistenti – l’impronta digitale di un minorenne su un armadietto della presidenza e una confezione di una merendina aperta e mangiata durante la scorribanda notturna.
Sempre nel maggio 2014, un giovane di 16 anni è stato denunciato per aver minacciato di morte, numerose volte, la dirigente scolastica e i professori, con il paventato intento di dar fuoco alla scuola a fine anno scolastico.
Nel giugno 2014 altri due giovani di 16 e 25 anni, sono stati denunciati per il furto di un telefono cellulare avvenuto all’interno della piscina comunale, e altri due, un 19enne e un 25enne, denunciati per la sua successiva ricettazione.
Nel settembre 2014, il minore arrestato è stato anche denunciato per minaccia a pubblico ufficiale, avendo minacciato di morte gli assistenti sociali che si prendevano cura del suo caso.
Questi gli episodi più significativi accertati nel corso delle indagini portate avanti con spiccato intuito e determinazione dagli uomini del Commissariato di Poggibonsi per oltre un anno. Una volta tratto in arresto il presunto “leader” del gruppo è stato accompagnato dalla Polizia in una struttura di accoglienza nel Lazio, come disposto dal Giudice, mentre le posizioni degli altri 9 giovani sono al vaglio dell’Autorità Giudiziaria minorile e ordinaria.