ASCIANO. Da Fiom Cgil riceviamo e pubblichiamo.
"Adesione totale allo sciopero organizzato oggi (11 giugno) dalla FIOM CGIL di Siena assieme ai lavoratori e alle lavoratrici della F.A.U. di Asciano.
Senza farsi intimidire dal sole cocente, hanno presidiato per tutto il giorno l’accesso all’azienda all’interno della quale la Direzione e una parte della Proprietà si è rintanata senza dar segno di vita. I lavoratori dalla loro hanno dato un senso specifico alla protesta, mirata a far sì che i proprietari ritornino quanto prima ad un rapporto tra loro costruttivo e la smettano di contrariarsi e smentirsi a vicenda.
Con questa iniziativa i lavoratori hanno dato una lezione di maturità e responsabilità ai soci della F.A.U., tale da far capire che il “divide et impera” non è parte della cultura del mondo operaio e questo vale anche quando riguarda le divisioni all’interno della dirigenza aziendale.
I lavoratori da oggi hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente, il che significa che, senza ulteriore preavviso, da lunedì prossimo potranno fermare la produzione nei tempi e nei modi che riterranno più opportuni".
"Adesione totale allo sciopero organizzato oggi (11 giugno) dalla FIOM CGIL di Siena assieme ai lavoratori e alle lavoratrici della F.A.U. di Asciano.
Senza farsi intimidire dal sole cocente, hanno presidiato per tutto il giorno l’accesso all’azienda all’interno della quale la Direzione e una parte della Proprietà si è rintanata senza dar segno di vita. I lavoratori dalla loro hanno dato un senso specifico alla protesta, mirata a far sì che i proprietari ritornino quanto prima ad un rapporto tra loro costruttivo e la smettano di contrariarsi e smentirsi a vicenda.
Con questa iniziativa i lavoratori hanno dato una lezione di maturità e responsabilità ai soci della F.A.U., tale da far capire che il “divide et impera” non è parte della cultura del mondo operaio e questo vale anche quando riguarda le divisioni all’interno della dirigenza aziendale.
I lavoratori da oggi hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente, il che significa che, senza ulteriore preavviso, da lunedì prossimo potranno fermare la produzione nei tempi e nei modi che riterranno più opportuni".