I militari hanno messo sotto sequestro l'area oggetto dello spandimento di fanghi provenienti da attività di depurazione di acque reflue urbane in località “Mezzavia” ad Asciano.
Denunciato anche il proprietario dei terreni che aveva eseguito materialmente l’intervento, e il responsabile della società titolare dell’autorizzazione allo spandimento.
"L’impiego in agricoltura dei fanghi di depurazione – si legge nella nota del Corpo Forestale dello Stato – è consentito dalla legge subordinatamente al pieno rispetto delle prescrizioni impartite dall’Autorità competente al rilascio. Tali prescrizioni possono riguardare molteplici aspetti, tra i quali il mantenimento di distanze dai corsi d’acqua, tali da non comprometterne la stabilità ecologica, e la quantità giornaliera di materiale per il quale è consentito lo spandimento. Proprio questi due aspetti sono stati oggetto delle violazioni contestate dalla Forestale, in seguito ad accertamenti condotti sulla base di alcune segnalazioni di cittadini residenti nelle aree limitrofe, i quali lamentavano un intenso e sgradevole odore proveniente dai campi oggetto del sequestro".
Dopo una attenta valutazione della situazione sul posto i forestali si sono fatti consegnare tutta la documentazione ed hanno ravvisato delle irregolarità.
"I soggetti denunciati avevano operato lo spandimento ad una distanza di circa 15 metri dal corso d’acqua catastalmente censito denominato “Capannoline”, a fronte degli 80 minimi prescritti, mentre la quantità riversata nel terreno durante l’arco della giornata degli accertamenti superava di 1/3 quella autorizzata. Nel corso delle indagini – si legge ancora nel comunicato della forestale – veniva inoltre rilevata un’irregolarità documentale, in particolare un formulario recava la data di spandimento posticipata di un giorno rispetto all’effettiva distribuzione, ciò si presume fosse finalizzato a celare l’effettivo superamento dei quantitativi giornalieri autorizzati, che ammonta a 100 tonnellate al giorno. Per queste ultime irregolarità e per quant’altro verrà rilevato, verranno elevate specifiche sanzioni amministrative previste dal Decreto che regola la gestione dei rifiuti".