L’iniziativa, guidata dall'artista Irene Lupi, si articolerà in 10 incontri, coinvolgendo i detenuti in un percorso di riflessione e confronto attraverso l’arte contemporanea

SAN GIMIGNANO. Sabato 1 febbraio ha preso il via “FALSI D’AUTORE”, un laboratorio artistico promosso dalla Libera Università di San Gimignano (LUS) all’interno della Casa di Reclusione di Ranza, tutt’ora in corso. L’attività didattica della Libera Università di San Gimignano è portata avanti dall’Associazione Culture Attive, con il patrocinio del Comune di San Gimignano.
L’iniziativa, guidata dall’artista Irene Lupi, si articolerà in dieci incontri per un totale di 20 ore, coinvolgendo la popolazione detenuta in un percorso di riflessione e confronto attraverso l’arte contemporanea.
L’obiettivo del laboratorio è esplorare il rapporto tra passato e presente nell’arte, stimolando una discussione libera e autonoma sulle opere proposte. Durante gli incontri, i partecipanti si interrogheranno su concetti fondamentali come il valore dell’arte nel tempo e il suo impatto nella società. Solo alla fine di ogni sessione, verrà svelata la biografia dell’artista e il contesto dell’opera analizzata, permettendo un’interpretazione personale e spontanea.
Irene Lupi, con un approccio inclusivo e aperto, mira a raccogliere e documentare i punti di vista dei partecipanti, creando nel tempo un vero e proprio manuale di lettura dell’arte contemporanea basato sulle percezioni di chi non è un addetto ai lavori.
Ivana Bruno, Funzionario Giuridico Pedagogico, Responsabile dell’Area Educativa, dichiara: “Si ringrazia Culture Attive e il Comune di San Gimignano per l’opportunità offerta, un’occasione in cui il territorio si prende cura delle persone private della libertà presso la CR di San Gimignano, offrendo stimoli culturali che alimentano il percorso educativo e di cambiamento mediante l’arte e la comprensione della stessa. Un grazie particolare all’artista Irene Lupi che, col suo impegno e la sua professionalità, trasmette la passione e stimola la curiosità e il pensiero critico, qualità fondamentali da coltivare”.
“Portare l’arte nel cuore della Casa Reclusione di Ranza”, afferma Niccolò Guicciardini, vice sindaco del Comune di San Gimignano, “è un gesto importante e significa consentire a persone della stessa comunità di avere medesime possibilità attraverso, in questo caso, il prezioso lavoro della Libera Università Sangimignanese. È il primo laboratorio attivato interamente all’interno della Casa di Reclusione e sicuramente non sarà l’ultimo perché la Libera Università significa questo: includere, aprire il confronto, crescere insieme”.
Come afferma l’artista, Irene Lupi: “seppur accompagnata dall’aggettivo contemporanea, l’arte dei nostri giorni appare spesso respingente o inutilmente provocatoria. Vi sono varie motivazioni, ma la più concreta è che non siamo più abituati alla complessità; un’opera non deve rispondere solo a parametri estetici. Avere del tempo per riflettere prima di “leggere” un’opera può diventare stimolante per aprire diversi scenari e non limitarsi a un’unica interpretazione”.
L’iniziativa “FALSI D’AUTORE”, già precedentemente avviata nella Casa Circondariale di Santo Spirito a Siena come parte delle attività di social practice sostenute da SART, si inserisce in un ampio progetto di dialogo tra arte e società, evidenziando il ruolo dell’espressione artistica come strumento di crescita, confronto e inclusione.