Per il Movimento 5 Stelle di Colle il futuro dell'area non va consegnato ad ignoti
COLLE VAL D’ELSA. Dal Movimento 5 Stelle di Colle riceviamo e pubblichiamo.
“Nella seduta della Commissione Consiliare del 4 giugno scorso il sindaco Paolo Canocchi ha esortato i presenti ad accettare le indicazioni progettuali previste dalla Variante dal Piano Attuativo della Fabbrichina perché “Piuttosto che lasciare la situazione attuale, meglio piuttosto…”. Ma in cosa consiste questo “PIUTTOSTO”?
Nel Piano Attuativo della Fabbrichina, ideato più di dieci anni fa dall’allora Amministrazione Comunale guidata dal Partito Democratico, le previsioni progettuali erano faraoniche: l’area artigianale della Fabbrichina, con la sua architettura modesta e i suoi problemi di inquinamento ambientale, sarebbe dovuta diventare il nuovo centro pulsante della città di Colle di Val d’Elsa, con nuove funzioni direzionali, culturali, economiche e residenziali, abilmente amalgamate dalle capacità progettuali di un grande architetto di fama internazionale e provvidamente affidate alle capacità realizzative di entità pubbliche e private.
Oggi questo Piano Attuativo è ancora vigente, anche se per poco, e i miseri risultati sono sotto gli occhi di tutti:
- il progetto non ha tenuto conto dell’ambiente naturale e urbano in cui si andava ad inserire e i pochi interventi fatti hanno solo peggiorato la situazione dell’ex area artigianale, come la costruzione dei fabbricati a ridosso della collina o lo scavo per la realizzazione degli ambienti sotterranei che ha messo allo scoperto la falda acquifera da sempre presente sotto la città;
- i soggetti promotori coinvolti, pubblici e privati, hanno subito un tracollo economico e politico.
Questa proposta si è quindi rivelata fallimentare e insostenibile sotto tutti i punti di vista possibili: architettonico, ambientale, economico e sociale. Ha quindi senso oggi, a un mese dalla scadenza di questo Piano Attuativo, insistere nel voler attuare una porzione del progetto faraonico in una versione riveduta e corretta al ribasso?
La risposta dell’attuale Amministrazione Comunale targata Su Per Colle attraverso il suo sindaco Canocchi a questo quesito esistenziale è stata “PIUTTOSTO”: piuttosto che lasciare ancora aperto lo scavo con le acque maleodoranti meglio il completo interramento delle strutture sotterranee già realizzate; piuttosto che una grande piazza pedonale meglio un grande parcheggio per le auto; piuttosto che la coesistenza di funzioni culturali e commerciali meglio l’esclusiva funzione commerciale.
Per arrivare a questa semplice scelta di interramento dello scavo e di insediamento di una nuova struttura commerciale non occorreva però attendere così tanti anni, con conseguenti disagi per i cittadini e le imprese colligiani. Perché si è scelto di fare solo ora questa proposta progettuale che non può in nessun modo essere modificata, neppure in base a ragionevoli suggerimenti provenienti da associazioni sensibili agli aspetti ambientali e paesaggistici come Italia Nostra? Quello che con tanta fretta si vuole approvare è un progetto che favorisce l’interesse pubblico o che spiana la strada ad un esclusivo interesse privato?
Secondo il M5S di Colle di Val d’Elsa le scelte urbanistiche per la definizione del futuro dell’area della Fabbrichina non possono essere prese in tutta fretta, come se fosse un’ultima occasione di svendita prima che si concluda il periodo degli sconti. E’ vero che questa porzione della città è stata messa in vendita al migliore offerente, ma la sua estrema vicinanza ai tessuti urbani di castello e di piano necessita di ampie riflessioni che dovrebbero essere effettuate nelle procedure di formazione del nuovo Piano Strutturale e del Piano Operativo. Quindi PIUTTOSTO che fare scelte affrettate demandando ad ignoti privati il futuro di un’area così vicina al centro storico di Colle Val d’Elsa, MEGLIO aspettare un ultimo mese e rimettere in mano ai cittadini colligiani le scelte urbanistiche della propria città, come previsto dai processi di partecipazione per la formazione dei Piani Strutturale e Operativo che dovranno essere attivate a breve”.