CASTELLINA IN CHIANTI. L’area degli ex allevamenti Niccolai in località Monte e Monticino, a Castellina in Chianti, tornerà a nuova vita con un articolato intervento di riqualificazione a ridotto impatto ambientale che prevede servizi e attività collettive, anche con destinazione residenziale, una struttura ricettiva e l’aumento degli spazi verdi. Il piano di recupero interesserà circa 40 mila metri quadrati ed è stato illustrato ieri, martedì 20 gennaio dal sindaco Marcello Bonechi, dal progettista del piano, Andrea Milani, e dal responsabile dell’ufficio tecnico di Castellina in Chianti, Alessandra Bellini, in un incontro pubblico che ha visto la partecipazione di numerosi cittadini, tecnici e rappresentanti delle associazioni locali di categoria. Fra i presenti anche Roberto Gamberucci, segretario comunale e garante della comunicazione, figura prevista dalla legge regionale sulle “Norme per il governo del territorio”. Nelle prossime settimane il piano sarà portato all’attenzione del consiglio comunale per la fase di adozione e di accoglimento delle osservazioni, prima di procedere all’approvazione.
“Il piano di riqualificazione dell’area che fino a pochi anni fa ha ospitato gli ex allevamenti Niccolai – spiega il primo cittadino di Castellina in Chianti, Marcello Bonechi – permetterà di recuperare una zona che oggi versa in stato di abbandono e degrado, dopo aver accolto per molti anni un’attività importante per l’economia locale. Nella prima fase, l’intervento prevede la bonifica di tutta l’area, a partire dai capannoni con copertura in eternit, per poi proseguire con la demolizione degli edifici residenziali esistenti e la realizzazione di spazi per servizi e attività collettive, nuove abitazioni e una struttura turistico-ricettiva di alto livello che punterà a destagionalizzare l’offerta presente sul nostro territorio, in sinergia con le altre realtà castellinesi che operano nel settore. L’intero piano avrà un impatto ambientale molto ridotto, minore rispetto alla situazione esistente finora, porrà attenzione all’efficientamento energetico delle strutture e può rappresentare un’opportunità per rilanciare il settore edilizio, con particolare attenzione a quello locale”.