Un sabato ricco di iniziative alla befa, al Castello e a Crevole. Per "Toscana del buon vivere"
MURLO. Sarà un sabato intenso a Murlo, tutto da vivere, quello del 28 marzo, nel nome dell’ambiente e della cultura. Si comincia alla Befa, con il coro della sezione senese del Club alpino italiano che si esibirà (ore 15.00) nell’oratorio di Santa Maria Assunta, sede dell’associazione Culturale di Murlo. Al termine (ore 16.30) ci sarà una piccola escursione ai resti della villa romana della Befa. Per maggiori informazioni, www.caisiena.it.
Più tardi (ore 19,30) torna il teatro al museo, nel castello di Murlo, nell’ambito degli eventi della Toscana del Buon vivere, organizzati dalla Regione Toscana come anteprima dell’Expo. A grande richiesta, Annamaria amato e Camilo Zangrandi si esibiscono in “Dolmezia e il Vescovo” (regia di Francesco Pennacchia, produzione Straligut). La storia – tratta da un racconto di Matteo Galazzo e dal testo “Storie e leggende di Murlo, il passaggio del Vescovo” di Luciano Scali – si riferisce alla nota e antica leggenda, quella del fantasma del Vescovo di Siena, che a Murlo aveva un feudo, abituato a penetrare nelle case degli abitanti ad ogni plenilunio. La trama parallela è quelle di due giovani donne dal tardo Cinquecento, che si mettono a caccia del seduttore che le ha abbandonate dopo averle messe incinte. L’ingresso è di 10 euro, con, a seguire, un aperitivo con il sindaco Fabiola Parenti al museo. Per chi lo desidera, è possibile acquistare un pacchetto tutto compreso con la cena al ristorante Il Libridinoso, a 30 euro. Per informazioni e prenotazioni: poggiocivitate@museisenesi.org, oppure 0577814099.
Infine, in serata (dalle 20.30 alle 21,30) il Comune di Murlo ha deciso di spengere la rocca di Crevole. Il gesto, significativo, è la forma di adesione all’Earth Hour, ovvero L’ora della Terra, la più grande mobilitazione globale dei cittadini e delle comunità di tutto il Pianeta per la lotta ai cambiamenti climatici promossa da WWF Internazionale. “La cittadinanza – osserva il sindaco – è invitata a partecipare attraverso un semplice gesto, come ad esempio spegnere una luce della propria abitazione o nei luoghi di lavoro e ad adottare anche per il resto dell’anno piccole buone pratiche di risparmio energetico”.