VALDORCIA. Nell'ambito di un controllo sull'emissione delle ricevute fiscali da parte delle aziende della zona, le Fiamme Gialle hanno rilevato la ripetuta mancata emissione del prescritto documento fiscale nei confronti di oltre duecento ospiti di un noto albergo.
Ai clienti stranieri alla fine del soggiorno veniva consegnata una ricevuta che aveva solo l'apparenza del documento fiscale; in realtà, era solo una attestazione ad uso interno della struttura turistica ed in quanto tale priva di ogni rilevanza ai fini del corretto assolvimento degli adempimenti tributari. Il rischio poi che il cliente sprovvisto della ricevuta potesse essere individuato dalla lettura degli elenchi nominativi degli ospiti, la cui compilazione è richiesta da specifica normativa di pubblica sicurezza, veniva scongiurato pianificando, sin dall’inizio del soggiorno, di omettere la trascrizione dell’ospite nell’apposito registro di pubblica sicurezza.
L’ospite non risultava aver mai soggiornato ed al momento della partenza poteva lasciare l’albergo tranquillamente, sicuro di essere in perfetta regola avendo persino ricevuto un documento che attestava sia il suo soggiorno che l’avvenuto pagamento di quanto dovuto.
In tal modo, la società proprietaria dell’albergo, avendo omesso il rilascio di 106 ricevute fiscali, ha sottratto alle casse dello Stato ingenti corrispettivi, valutabili in circa 250.000 euro.
La totale assenza di tracciabilità delle persone ospitate nella struttura alberghiera costituisce anche un’ipotesi di reato, essendo stato violato il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prescrive l’obbligo di identificazione, registrazione e comunicazione degli ospiti delle strutture ricettive. Per tale motivo, oltre alle sanzioni previste dalla normativa tributaria, i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Montepulciano.
Anche la Provincia di Siena è stata interessata per valutare la sussistenza delle specifiche sanzioni amministrative in materia di rilevazione statistica turistica (ex D.Lgs. 322/1989, artt. 7 ed 11)
La Guardia di Finanza ha inviato una segnalazione al Comune presso cui la struttura ricettiva ha sede, per valutare la posizione dell’impresa in ordine alle prescrizioni in materia di autorizzazioni all’esercizio dell’attività alberghiera stabilite dalla legge regionale 42/2000.
Ai clienti stranieri alla fine del soggiorno veniva consegnata una ricevuta che aveva solo l'apparenza del documento fiscale; in realtà, era solo una attestazione ad uso interno della struttura turistica ed in quanto tale priva di ogni rilevanza ai fini del corretto assolvimento degli adempimenti tributari. Il rischio poi che il cliente sprovvisto della ricevuta potesse essere individuato dalla lettura degli elenchi nominativi degli ospiti, la cui compilazione è richiesta da specifica normativa di pubblica sicurezza, veniva scongiurato pianificando, sin dall’inizio del soggiorno, di omettere la trascrizione dell’ospite nell’apposito registro di pubblica sicurezza.
L’ospite non risultava aver mai soggiornato ed al momento della partenza poteva lasciare l’albergo tranquillamente, sicuro di essere in perfetta regola avendo persino ricevuto un documento che attestava sia il suo soggiorno che l’avvenuto pagamento di quanto dovuto.
In tal modo, la società proprietaria dell’albergo, avendo omesso il rilascio di 106 ricevute fiscali, ha sottratto alle casse dello Stato ingenti corrispettivi, valutabili in circa 250.000 euro.
La totale assenza di tracciabilità delle persone ospitate nella struttura alberghiera costituisce anche un’ipotesi di reato, essendo stato violato il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza che prescrive l’obbligo di identificazione, registrazione e comunicazione degli ospiti delle strutture ricettive. Per tale motivo, oltre alle sanzioni previste dalla normativa tributaria, i responsabili sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Montepulciano.
Anche la Provincia di Siena è stata interessata per valutare la sussistenza delle specifiche sanzioni amministrative in materia di rilevazione statistica turistica (ex D.Lgs. 322/1989, artt. 7 ed 11)
La Guardia di Finanza ha inviato una segnalazione al Comune presso cui la struttura ricettiva ha sede, per valutare la posizione dell’impresa in ordine alle prescrizioni in materia di autorizzazioni all’esercizio dell’attività alberghiera stabilite dalla legge regionale 42/2000.