Vittima un uomo che aveva consumato un rapporto extraconiugale con una delle due ragazze
COLLE DI VAL D’ELSA. I militari dell’Arma di Poggibonsi hanno tratto in arresto a Colle di Val d’Elsa, con la pesante accusa di estorsione, due sorelle italiane di 25 e 29 anni C.V. e C. M..
Le due donne sono state arrestate dai Carabinieri nel corso della nottata appena trascorsa, mentre la vittima dell’estorsione consegnava loro la somma contante di 20.000 euro.
I carabinieri, nel corso della giornata di ieri, avevano ricevuto la denuncia di un uomo che, non senza difficoltà, aveva dichiarato di aver consumato, alcuni giorni prima, in macchina, un rapporto sessuale a pagamento con una giovane italiana residente a Colle val D’Elsa.
L’incontro, avvenuto nelle campagne tra Poggibonsi e Colle di Val d’Elsa, si era svolto secondo prassi e l’uomo era quindi tornato a svolgere in tranquillità la propria vita fino a quando lo scorso 15 dicembre, aveva ricevuto una chiamata anonima nel corso della quale una voce alterata lo invitava a consegnare la somma di 20.000 euro pena l’invio alla famiglia del ricattato di alcune fotografie e di un video che lo immortalavano mentre consumava il rapporto sessuale a pagamento.
Preso da un primo iniziale momento di sconforto, l’uomo si recava quindi in banca e ritirava, in giornate diverse, l’importo richiesto attendendo, secondo le istruzioni ricevute, ulteriori indicazioni da parte degli estorsori.
Le prime iniziali angosce dell’uomo derivanti dal rischio di vedere scoperto il tradimento coniugale, venivano però superate nella giornata di ieri, quando cioè l’uomo si recava presso la caserma dei carabinieri per denunciare quanto accadutogli.
Ricevuta la denuncia quindi, i militari dell’Arma hanno iniziato a ricostruire l’accaduto iniziando proprio dalla giovane che si era concessa per denaro.
Sottoposto ad un riconoscimento fotografico, l’uomo ha quindi riconosciuto in una giovane di 25 anni di origini italiane, la ragazza con la quale si era appartato e da li quindi, i Carabinieri hanno potuto ricostruire l’intera vicenda. La giovane, infatti, già nota ai militari per alcuni precedenti di polizia, era nota anche per alcune vicissitudini che l’avevano vista coinvolta unitamente alla sorella di alcuni anni più grande.
I militari hanno quindi sviluppato i pochi elementi in mano ed hanno proceduto a monitorare l’uomo al fine di poter sviluppare le indagini contestualmente alle eventuali richieste degli estorsori.
Nel pomeriggi di ieri, sulla vettura del denunciante, mentre era parcheggiata nei pressi di un supermercato di Poggibonsi, i carabinieri hanno notato una donna apporre sul parabrezza una busta di colore bianco. I militari hanno quindi deciso di seguire la donna che con fare svelto, dal parcheggio del supermercato si è diretta a piedi in una via laterale defilata ed è quindi salita a bordo di una vettura. I carabinieri hanno pedinato la vettura che si è quindi fermata presso la stazione degli autobus di Colle val D’Elsa, dove poi la donna è scesa mischiandosi tra la folla che in quel momento era presente. I militari dell’Arma, senza farsi perdere d’animo perciò, si sono divisi e, mentre uno ha seguito la donna fino sotto casa, l’altro si informava tramite gli altri colleghi appostati sempre nel parcheggio del supermercato, su cosa fosse contenuto nella busta lasciata sulla vettura della vittima.
Nella missiva, stampata al computer, la vittima veniva invitata a presentarsi attorno alle 22:00 di ieri nei pressi di un cassonetto ubicato in una strada poco trafficata di Colle Val d’Elsa per effettuare lo scambio di denaro con il materiale fotografico compromettente.
I Carabinieri quindi, concordato con la vittima la procedura da attuare, si sono appostati nei pressi del luogo convenuto ed hanno atteso l’incontro. Dopo alcune ore di attesa, la vittima ha ricevuto una chiamata anonima che lo invitava a lasciare la busta con il denaro nel cassonetto e ad andare via. Rincuorato dai carabinieri, l’uomo ha eseguito l’ordine ricevuto ed ha lasciato la zona a bordo della propria vettura seguito da una vettura civetta dei militari.
Dopo meno di un’ora, mentre i carabinieri erano ancora in attesa nei pressi del luogo dell’incontro stabilito, una giovane travisata da cappellino in lana e sciarpa, si è diretta verso il cassonetto ed ha recuperato la busta con il denaro contante che ha subito provveduto a nascondere sotto gli indumenti. Circospezione la giovane ha lasciato a passo svelto il luogo dirigendosi verso la propria abitazione, non rendendosi conto di essere seguita da 8 carabinieri che avevano atteso proprio quel momento. Mentre la giovane faceva accesso a casa quindi, i militari l’hanno bloccata scoprendo che si trattava della sorella più grande, ovvero di C.M.
La perquisizione immediatamente eseguita, ha permesso di recuperare la busta con i 20.000 euro ma non solo.
I Carabinieri infatti, salendo in casa, hanno trovato la sorella più giovane che cercava di distruggere le foto che la ritraevano con la vittima dell’estorsione ed alcune copie della missiva recapitata nel pomeriggio sulla macchina della vittima.
Le manette sono quindi immediatamente scattate per le due giovani che però hanno ricevuto due trattamenti diversi.
La più giovane C.V. di 25 anni è finita nel carcere femminile di Sollicciano a Firenze, mentre la sorella più grande C.M. di 29 anni, essendo in stato interessante, è finita ai domiciliari.
Il denaro è stato restituito alla vittima.