MONTEPULCIANO. Nei primi mesi del 2007 la Guardia di Finanza di Montepulciano ha avviato una verifica fiscale nei confronti di una società operante nel settore dell’edilizia e della compravendita immobiliare notoriamente esposto ad un elevato rischio di evasione fiscale. I controlli hanno permesso di scoprire che la ditta aveva sottratto al fisco oltre un milione di Euro di ricavi.
L’entità del “nero” ha fatto estendere i controlli sull’intero territorio nazionale anche mediante accertamenti bancari che hanno consentito di raccogliere numerosi indizi di rilevanza penale a sostegno dell'ipotesi di reato di dichiarazione fraudolenta. Con questa accusa sono stati denunciati 3 responsabili principali all’Autorità Giudiziaria di Montepulciano. Per altre 5 persone c'è un procedimento penale, dato che avrebbero concorso con i primi nei reati tributari.
Questa la ricostruzione del modus agendi fatta dai finanzieri: "I potenziali clienti, individuati anche con l’ausilio di una compiacente Agenzia Immobiliare, venivano “invitati” (pena la mancata vendita) a seguire un percorso prestabilito e ben collaudato: il prezzo da dichiarare al fisco, e quindi nel contratto definitivo di acquisto, doveva essere sensibilmente inferiore a quello reale; la differenza di prezzo doveva essere recuperata con versamenti in contanti e, ovviamente, in nero; una banca di riferimento sosteneva tale percorso, erogando mutui ben maggiori rispetto al valore dichiarato al fisco e di cui essa era ben a conoscenza, grazie alla lettura dei contratti preliminari depositati dalle parti al momento del rogito e, ancor prima, in sede di richiesta del mutuo. Per chiudere non poteva mancare il regista del disegno evasivo: un commercialista esperto in grado di realizzare a tavolino artifici contabili per mascherare il “nero”"..
E questa, invece, l'azione intrapresa dalle Fiamme Gialle: "Le testimonianze degli acquirenti degli appartamenti e delle altre persone comunque a conoscenza dei fatti, una serie di accessi presso gli uffici aziendali, l’acquisizione di documentazione presso diversi istituti bancari a livello nazionale e l’effettuazione di numerose perquisizioni locali e personali, anche fuori regione, hanno consentito di ricostruire tutti i passaggi di denaro, vedere i legami tra le persone e ricostruire gli accordi che l’impresa ed il suo staff proponevano alla clientela".
Sono trenta gli appartamenti venduti "con artifici contabili" per una valore di 3.100.000 Euro. L’evasione scoperta è stata di circa 1.100.000 Euro. L'operazioni "in nero" è stata resa possibile anche dalla compiacenza di istituti di credito che – secondo al Finanza – "ben consapevoli di concedere mutui per importi non congrui rispetto agli atti di vendita definitivi, violando in tal modo anche la normativa antiriciclaggio che impone serie restrizioni e controlli in tema di circolazione di denaro contante soprattutto da parte degli intermediari finanziari i quali dovrebbero impedire e segnalare tali fatti alle autorità di vigilanza". In particolare, sono state favorite transazioni di denaro contante superiori a 12.500 Euro non indicate negli atti di acquisto, conseguenti alla concessione di linee di credito rilasciate anche al fine di coprire il “nero”, cioè l’extra-contratto che la società di costruzione incassava a seguito delle vendite immobiliari. Questo comportamento ha fatto ipotizzare, oltre a possibili forme di concorso nel reato, la sussistenza di "violazioni alla normativa antiriciclaggio per omessa segnalazione di operazioni sospette e per la mancata comunicazione di irregolari passaggi di denaro contante".
E'mancata in questo caso la collaborazione degli intermediari finanziari al fine di "prevenire ogni forma di contaminazione dei mercati, di garantire una sostanziale trasparenza delle operazioni e, quindi, la regolarità degli scambi e dei flussi finanziari soprattutto con specifico riferimento alle transazioni che avvengono per contanti".
Le operazioni commerciali e quelle finanziarie erano tra loro legate e, sebbene irregolari, sono venute alla luce solo attraverso un intervento delle Fiamme Gialle e nell’ambito di indagini di polizia giudiziaria coordinate dalla Procura della Repubblica di Montepulciano.