di Ezio Sabatini
POGGIBONSI. I Carabinieri della Compagnia valdelsana hanno dato il loro contributo ad una maxi-operazione antidroga che ha avuto il proprio epicentro a Foggia. Questa notte fra le 3 e le 4, dopo un lungo appostamento, sono scattate le manette per E.C.C., 33enne rumena originaria di Bucarest, ma residente a Colle val d'Elsa. La donna è accusata di fare parte di una organizzazione internazionale dedita allo spaccio di droga. Per lei sono attualmente in atto i domiciliari.
Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia ha emesso sei ordinanze di custodia nei confronti di altrettante persone residenti a nel foggiano e nel teatino. A queste si sono aggiunte 31 ordinanze per gli arresti domiciliari.
L'attività investigativa, iniziata nel 2006, ha visto il coinvolgimento di vari comandi dell'Arma oltre che della Direzione Centrale Servizi Antidroga. Gli arrestati erano dediti principalmente allo spaccio di cocaina, tramite un percorso che vedeva legami con il Marocco, la Spagna ed il Paesi Bassi, luogo da cui proveniva la droga, tramite una base logistica in Germania.
Il volume di traffico è stato stimato dagli investigatori in 3 chilogrammi ogni due settimane, con un giro di affari di oltre 200mila euro al mese.
In totale l'operazione ha visto ben 84 persone denunciate.
POGGIBONSI. I Carabinieri della Compagnia valdelsana hanno dato il loro contributo ad una maxi-operazione antidroga che ha avuto il proprio epicentro a Foggia. Questa notte fra le 3 e le 4, dopo un lungo appostamento, sono scattate le manette per E.C.C., 33enne rumena originaria di Bucarest, ma residente a Colle val d'Elsa. La donna è accusata di fare parte di una organizzazione internazionale dedita allo spaccio di droga. Per lei sono attualmente in atto i domiciliari.
Il Giudice per le indagini preliminari del tribunale di Foggia ha emesso sei ordinanze di custodia nei confronti di altrettante persone residenti a nel foggiano e nel teatino. A queste si sono aggiunte 31 ordinanze per gli arresti domiciliari.
L'attività investigativa, iniziata nel 2006, ha visto il coinvolgimento di vari comandi dell'Arma oltre che della Direzione Centrale Servizi Antidroga. Gli arrestati erano dediti principalmente allo spaccio di cocaina, tramite un percorso che vedeva legami con il Marocco, la Spagna ed il Paesi Bassi, luogo da cui proveniva la droga, tramite una base logistica in Germania.
Il volume di traffico è stato stimato dagli investigatori in 3 chilogrammi ogni due settimane, con un giro di affari di oltre 200mila euro al mese.
In totale l'operazione ha visto ben 84 persone denunciate.