"La gravità dell’atto, colpire al cuore un’istituzione che storicamente ha rappresentato la difesa dei diritti dei lavoratori, ha subito fatto pensare al fenomeno squadrista di cento anni fa"
Riceviamo e pubblichiamo dal gruppo di maggioranza in Consiglio Comunale a Colle di Val d’Elsa (Colle In Comune, Pd, La sinistra per Colle, Italia Viva), intervento seguito al brutto episodio di violenza seguito alla manifestazione del 9 ottobre scorso a Roma.
COLLE DI VAL D’ELSA. Il 9 ottobre scorso, in occasione di una manifestazione contro l’obbligo del Green pass, nel centro di Roma, per l’intero pomeriggio e fino a tarda sera si sono susseguiti duri scontri con la polizia e episodi di vandalismo culminanti nella profanazione e con il grave danneggiamento della sede della CGIL a cui è seguita, durante la notte, una successiva aggressione al Policlinico Umberto I. È trapelata anche la notizia, allarmante, che tra le intenzioni dei manifestanti vi fossero le sedi di Palazzo Chigi e di Montecitorio, obiettivi scongiurati solo grazie all’intervento delle forze dell’ordine. La gravità dell’atto, colpire al cuore un’istituzione che storicamente ha rappresentato la difesa dei diritti dei lavoratori, ha subito fatto pensare al fenomeno squadrista di cento anni fa, premessa della nascita del regime fascista, regime totalitario, alleato della Germania nazista. Anche allora le sedi privilegiate degli squadristi erano i capisaldi di difesa del movimento operaio quali le case del popolo, le sedi sindacali e quelle dei partiti del movimento operaio.
Ci allarmano anche le dichiarazioni che a compiere simili fatti siano solo pochi facinorosi di incerta collocazione politica. Prima di tutto è emersa con chiarezza la partecipazione in posizione di guida dei leader di Forza Nuova Roberto Fiore e Giuliano Castellino, già pregiudicati per gravi reati e la cui matrice è certa ed è inequivocabilmente fascista. Non pensiamo, inoltre, che certe frange estremiste siano isolate e prive di un pericoloso disegno politico.
Sbaglia chi pensa che in Italia, alla sconfitta definitiva del fascismo storico, il pericolo di involuzioni autoritarie sia definitivamente superato. Il fenomeno dell’impunità dei crimini di guerra, dell’inserimento di fascisti negli apparati istituzionali, ha condizionato lo sviluppo della nostra democrazia ed è alla base dello stragismo degli anni Sessanta e Settanta, da Piazza Fontana fino alla strage alla stazione di Bologna.
Ma i fenomeni neofascisti non si sono mai del tutto fermati e si sono accentuati nell’ultimo periodo, insieme a un altro fenomeno più subdolo ma non meno grave: un revisionismo storico teso a ridimensionare le colpe del fascismo e a equipararle a quelle reali o presunte della Resistenza. E’ grave e allarmante, inoltre, che tali atti di violenza avvengano in un periodo delicato, aggravato dalla pandemia in cui i disagi degli italiani meno abbienti si sono aggravati e sono aumentate le disuguaglianze sociali. In un periodo in cui è diminuita la sicurezza del lavoro e dei luoghi di lavoro e aumentato il numero degli incidenti mortali sul lavoro e dei casi di licenziamenti senza giusta causa.
Rifacendoci anche a una mozione presentata alla Camera noi chiediamo che siano sciolti quei movimenti politici come Forza Nuova sulla base delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione Repubblicana, ma pensiamo anche che questo atto doveroso non sia sufficiente, se non ci impegniamo concretamente perché il malessere sociale, spesso sfruttato dagli stessi movimenti eversivi, venga affrontato con una politica tesa a difendere il lavoro e a combattere le ingiustizie sociali.
Contro la logica individualista di chi reagisce estraniandosi dalle istituzioni politiche e democratiche, manifestando in modo violento il proprio disagio o reagendo con un silenzio complice, noi condanniamo ogni violenza squadrista e pensiamo che la migliore risposta sia la mobilitazione in difesa dei valori democratici e del lavoro a partire dalla manifestazione a Roma di domani 16 ottobre.