A Villa a Sesta la tradizionale manifestazione d'autunno
CASTELNUOVO BERARDENGA. (a. p.) Riannodare i fili di una manifestazione ferma da due anni, ricca di meritati successi e soddisfazioni, crea un minimo di ansia fra gli organizzatori, preoccupati di essere stati all’altezza e compresi da quanti alla fine torneranno o verranno per la prima volta a Villa a Sesta, nel piccolo angolo di mondo quasi all’inizio del Chianti o alla fine della Berardenga.
Qui c’è modo di assaggiare delle delizie uniche senza svenarsi o affidarsi alla tradizione popolare del panino con la porchetta o con il lampredotto, dell’hamburger di chianina cotto alla brace, o, volendo diventare eversivi, provare lo sfizio di sapori immaginari della via della seta o del vegetariano.
Ci sono la cortesia, la spontaneità cordiale, il sole armonico persistente, le vitalbe usate sapientemente per fare i graticci, la Madonna lignea di Jacopo della Quercia che sorveglia pacchi di acqua e più sensato vino, assieme a ospiti francesi accolti dall’Amministrazione e bambini che ruzzano fra le giostre e i tavoli predisposti fra i filari, nel verde, nel giallo dei pampini di vite d’ottobre, che virano al successo anche questa manifestazione.