La denuncia viene fatta da alcuni cittadini del Chianti che hanno voluto segnalare agli organi di stampa – e all'Amministrazione provinciale di Siena – l'uso di diserbanti lungo le strade provinciali per evitare l'invasione dell'erba sul piano stradale.
"Come già era successo l’anno scorso, anche quest’anno, con l’arrivo della primavera, abbiamo visto anche l’arrivo del diserbante lungo le strade della nostra provincia. L’anno scorso molti cittadini telefonarono ai responsabili provinciali della manutenzione strade per protestare, e fu detto loro che la Provincia non ne era a conoscenza e che avrebbe provveduto a far cessare tale pratica, messa in atto autonomamente e sconsideratamente dalla ditta appaltatrice". Così scrivono all'assessore pronvinciale competente i cittadini del Chianti che, supportati dalle fotografie, mostrano i risultati di questa cattiva abitudine.
Non è solo un fatto ambientale quello esposto dalle persone che si sono prese la briga di informare la Provincia. O almeno non è l'elemento principale.
Nella lettera spiegano tutte le ragioni che li hanno spinti a protestare contro questa pratica poco rispettosa del territorio e delle persone che lo vivono.
Il primo aspetto considerato "è quello della salute: lungo le strade la gente cammina, va in bicicletta, aspetta l’autobus, porta a spasso il cane, viene in contatto in molti modi con la pericolosa sostanza chimica. Se si considera il fatto che, quando i diserbanti vengono sparsi nelle vigne – si legge nella lettera all'assessore provinciale – le raccomandazioni dei produttori stessi di diserbanti sono che i lavoranti non vi entrino per almeno 48 ore, questo vuol dire che i cittadini non usufruiscono nemmeno di questa minima precauzione, e va considerato anche che, mentre tra i lavoratori delle vigne non ci sono bambini, tra gli abitanti della provincia i bambini ci sono e hanno, tra l’altro, l’abitudine di aspettare il pulmino scolastico o l’autobus lungo i bordi delle strade, anche provinciali".
Il gruppo di segnalatori passa poi a considerare il danno ambientale: "il diserbante sparso lungo le strade finisce inevitabilmente nei canaletti di scolo, nei fossi, nei ruscelli, inquina direttamente le acque pregiudicando la vita di animali, piante, organismi acquatici. Inoltre, inquinando le acque, finisce di nuovo per danneggiare la salute degli abitanti. C’è poi da considerare che spesso ci sono orti familiare non lontani dalle strade, i cui proprietari ignari consumeranno i prodotti magari il giorno stesso in cui sono stati “diserbati” a loro insaputa; spesso ci sono giardini di case e di condomini in cui i bambini andranno a giocare".
Infine, ma non proprio in fondo, si parla del danno economico: "chiunque abbia un’azienda agricola biologica, biodinamica, in conversione o di lotta integrata che confini con la strada provinciale rischia, trovando tratti dei suoi campi diserbati, di dover rinunciare alla sua qualifica di biologico, biodinamico, ecc. Qualifica ottenuta con dispendio di energie lavorative, impegno morale e materiale, e di dover rinunciare di conseguenza ai suoi clienti e ai suoi spazi di mercato, avendone anche un danno, come si suol dire, “d’immagine”".
La lettera si conclude con l'invito all'Amministrazione provinciale di evitare per il futuro – e per sempre – l'uso dei diserbanti chimici lungo le strade di sua competenza. Se il fatto si ripete ancora, in barba alle lamentele espresse dai cittadini, questi ultimi non si fermeranno e faranno valere i propri diritti denunciando il fatto a chi "questi valori è, dalla legge, chiamato a far rispettare".
Le firme in calce – è stata attivata anche una raccolta – sono quelle di alcune associazioni del territorio, dal Cantiere Sociale per Castelnuovo Berardenga al Gruppo di Acquisto solidale di Castelnuovo, al Circolo della Decrescita del Chianti.
Il problema dei diserbanti chimici lanciati ai bordi delle strade non è solo del Chianti senese, pare che anche in provincia di Firenze fosse comparso l'uso di queste sostanze per tenere pulite le strade. A Greve in Chianti, però, pare abbiano preso molto seriamente il documento presentato dalla "Stazione per la Viticoltura Sostenibile"in cui si spiegavano i danni ambientali e alla salute derivati da questa pratica. Al punto di aver definitivamente messo da parte l'uso dei diserbanti lungo le strade.
La speranza è che il sentimento ambientalista dell'Amministrazione provinciale di Siena si desti e riconsideri l'uso della vecchia macchina decespugliatrice…
Leggi la prima parte della relazione della "Stazione sperimentale per la viticoltura Sostenibile"
Leggi la seconda parte della relazione della "Stazione sperimentale per la viticoltura Sostenibile"