Successo di partecipazione ai 6 incontri organizzati dall'Us Virtus Poggibonsi
POGGIBONSI. Pieno successo di presenze di genitori e Atleti agli incontri sul “Disagio Giovanile” organizzati dall’US Virtus. 3 incontri sono stati tenuti da don Luciano Tomek specialista in psicologia clinica dell educazione e 3 dalla d.sa Caterina Comi psicologa terapeutica
“I giovani di oggi non sono molto diversi da quelli di ieri – afferma il presidente della Virtus Pietro Burresi -. La gioventù è sempre stata, e lo è anche oggi, l’età della spensieratezza e del saper ridere, delle curiosità e delle scoperte, delle amicizie e della ricerca della gioia ma è anche, oggi come ieri, gravata da ombre e insicurezze quando si comincia ad avvertire che prima o poi si dovrà far da soli. I giovani per il loro futuro hanno bisogno di punti di riferimento, genitori, ideali “se ci sono”, oppure di miti da emulare e da idealizzare. Nell’attualità il futuro appare sempre più caratterizzato da continue spinte che non privilegiano le posizioni statiche (che sono state in genere quelle dei genitori) o gli ideali.
I rapporti genitori-figli sono molto mutati, il che per molti versi è un bene, ma dobbiamo anche notare che la maggior confidenza, il ritrovarsi sempre troppo a contatto, la diversità della composizione familiare fa si che i ruoli divengano confusi e l’educazione dei figli appaia sempre più difficile. Il disagio giovanile è un normale stadio del “crescere di oggi”, non è una malattia Però è una sofferenza che non va ignorata ma che va affrontata in modo consapevole ed esperto, sia in famiglia, che nella scuola, che nella società..
Su questo fronte l’US Virtus Società Sportiva socialmente impegnata ha proposto alle famiglie e agli atleti delle riflessioni per portare l’ attenzione sul “Disagio giovanile” al fine di gestire al meglio l’instabilità giovanile. Il che significa saper definire con chiarezza linee guida da seguire, in modo da poter poi intraprendere, senza rischi di uscir di rotta, azioni flessibili da adattare ai tempi e ai modi più opportuni. Se il disagio giovanile diventa sofferenza la tentazione di evadere in atteggiamenti negativi e nichilistici può apparire l unica via. Quindi occorre affrontare il disagio dei giovani direttamente come un ostacolo da superare che non ha, purtroppo, altre strade socialmente percorribili che lo possano aggirare. La Virtus – conclude Pietro Burresi – con questa serie di incontri ha voluto contribuire a dare un valido supporto ai genitori e ai giovani Atleti e si augura una forte intesa tra famiglie e scuola nell ‘interesse dei giovani e del futuro della società”.