VAL DI CHIANA. Due corsi di formazione paralleli, espressamente destinati a "badanti" straniere, sono stati organizzati dal Centro pari opportunità dell'Unione dei Comuni Valdichiana senese e dall'azienda Usl 7, in collaborazione con l'agenzia formativa La Sfinge.
È il primo caso di un'attività formativa, in provincia di Siena, destinata esclusivamente all'immigrazione al femminile, e in particolare alle assistenti familiari.
Una decina in tutto le partecipanti, di diverse nazionalità (una peruviana, tre rumene, il resto bulgare) che già lavorano presso famiglie della Val di Chiana senese come "badanti". Da ora in avanti potranno assistere anziani o ai malati non più con la sola buona volontà o con l'improvvisazione, ma con le conoscenze più adeguate per un aiuto efficace. Proprio questo aspetto è stato sottolineato dalla partecipanti, che hanno compreso di aver commesso inconsapevolmente errori durante l'assistenza agli anziani.
Le lezioni (42 ore in totale), iniziate lo scorso ottobre, si sono svolte su due sedi in parallelo, a Torrita di Siena e Chiusi per due gruppi distinti, in modo da agevolare la partecipazione.
Su questo corso di qualificazione, evidentemente, gli enti locali hanno puntato molto, al punto che la Usl ha sostituito le badanti con proprio personale presso le famiglie dove prestano servizio, quando hanno dovuto partecipare alle lezioni. In questo modo si è garantita un'assidua frequenza.
Le "materie" hanno riguardato tecniche di riabilitazione, relazione d'aiuto, l'assistenza sanitaria, le malattie degenerative, il funzionamento dei servizi, fino alla prova finale, brillantemente superata. Tutte le partecipanti (compreso un bulgaro, ammesso in via eccezionale) si sono meritate gli attestati, che sono stati consegnati dal presidente dell'Unione Marco Rossi e dalla neopresidente del Centro pari opportunità Natascia Rossi. La soddisfazione che hanno dimostrato i partecipanti al corso, ha sicuramente abbattuto un piccolo muro di suscettibilità, che ha fatto desistere alcune badanti al momento dell'iscrizione. Questo lascia pensare ad una partecipazione maggiore agli eventuali prossimi corsi.
Soddisfazione palese anche da parte dell'Unione dei Comuni e del Centro Pari Opportunità, nella convinzione di elevare anche in questo modo la qualità della vita di tante persone anziane, magari non autosufficienti o con problemi di salute. L'attestato di partecipazione con certificazione e riconoscimento dei crediti formativi, ottenuti in seguito alla frequenza dei moduli formativi, potrà essere utilizzato in ulteriori corsi di qualificazione.
È il primo caso di un'attività formativa, in provincia di Siena, destinata esclusivamente all'immigrazione al femminile, e in particolare alle assistenti familiari.
Una decina in tutto le partecipanti, di diverse nazionalità (una peruviana, tre rumene, il resto bulgare) che già lavorano presso famiglie della Val di Chiana senese come "badanti". Da ora in avanti potranno assistere anziani o ai malati non più con la sola buona volontà o con l'improvvisazione, ma con le conoscenze più adeguate per un aiuto efficace. Proprio questo aspetto è stato sottolineato dalla partecipanti, che hanno compreso di aver commesso inconsapevolmente errori durante l'assistenza agli anziani.
Le lezioni (42 ore in totale), iniziate lo scorso ottobre, si sono svolte su due sedi in parallelo, a Torrita di Siena e Chiusi per due gruppi distinti, in modo da agevolare la partecipazione.
Su questo corso di qualificazione, evidentemente, gli enti locali hanno puntato molto, al punto che la Usl ha sostituito le badanti con proprio personale presso le famiglie dove prestano servizio, quando hanno dovuto partecipare alle lezioni. In questo modo si è garantita un'assidua frequenza.
Le "materie" hanno riguardato tecniche di riabilitazione, relazione d'aiuto, l'assistenza sanitaria, le malattie degenerative, il funzionamento dei servizi, fino alla prova finale, brillantemente superata. Tutte le partecipanti (compreso un bulgaro, ammesso in via eccezionale) si sono meritate gli attestati, che sono stati consegnati dal presidente dell'Unione Marco Rossi e dalla neopresidente del Centro pari opportunità Natascia Rossi. La soddisfazione che hanno dimostrato i partecipanti al corso, ha sicuramente abbattuto un piccolo muro di suscettibilità, che ha fatto desistere alcune badanti al momento dell'iscrizione. Questo lascia pensare ad una partecipazione maggiore agli eventuali prossimi corsi.
Soddisfazione palese anche da parte dell'Unione dei Comuni e del Centro Pari Opportunità, nella convinzione di elevare anche in questo modo la qualità della vita di tante persone anziane, magari non autosufficienti o con problemi di salute. L'attestato di partecipazione con certificazione e riconoscimento dei crediti formativi, ottenuti in seguito alla frequenza dei moduli formativi, potrà essere utilizzato in ulteriori corsi di qualificazione.