di Matteo Giambi Bonacci
SARTEANO. Una aspra e sorda polemica ha attraversato negli ultimi giorni Sarteano per le polemiche scoppiate tra il direttore artistico della Giostra del Saracino Claudio Morgantini ( foto) e il vertice della Giostra stessa tanto che il primo ha rassegnato le dimissioni dall'incarico di organizzare per questa sera (4 ottobre), alle 21 nella Chiesa di San Francesco di Sarteano la cerimonia della "riconciliazione" tra le contrade dopo la vittoria del 15 agosto di Simone Tamagnini per i colori bianco-viola di San Bartolomeo.
E' successo infatti che Morgantini, dopo il successo ottenuto come "reggente di campo" quest'estate per l'ottima organizzazione degli eventi legati alla Giostra ( cena rinascimentale al Castello, tratta dei bossoli, cortei etc.), aveva pensato di rivisitare la cerimonia del 4 ottobre trasformandola in una vera e propria "svestizione" delle armi dei giostratori e dei capitani delle contrade dopo la vittoria sul nemico ( in questo caso il Saracino) durante la celebrazione della riconciliazione. Aveva pensato anche di far leggere una lettera inviata dal Papa dell'epoca, il Papa di Sarteano, Pio III, per compiacersi dell'avvenuta vittoria. Il tutto condito in una grande scenografia con una corale in Chiesa e tanti figuranti in costume d'epoca. Ma proprio quest'ultimo aspetto ha innescato una polemica con il vertice della Giostra che a maggioranza ha deciso di non poter accogliere la proposta perche' oramai le contrade avevano rimesso a posto i costumi e piu' di quelli consentiti dalla celebrazione tradizionale (cinque figuranti) non era possibile fare.
Di qui l'irritazione di Morgantini che ha lamentato il "non rispetto di chi lavora" e la decisione di dare le dimissioni da quell'incarico.
Pertanto la cerimonia si svolgera' come in passato: la messa, celebrata dal Vescovo Rodolfo Cetoloni ,sara' preceduta da un corteo composto da 18 figuranti in costume della contrada vincitrice, da cinque rappresentanti, sempre in costume, per ciascuna delle altre contrade (capitano, giostratore, alfiere e una coppia di gentiluomini) e dai componenti del vertice della Giostra guidati dal Presidente Giovannino Giani ( foto).
"Questo non vuol dire – ha comunque commentato Morgantini- che io non sia disponibile per l'organizzazione della Giostra per il prossimo anno".
Intanto quattro contrade su cinque si stanno preparando al rinnovo dei vertici e non sembra che tutte vogliano ascoltare l'appello lanciato da Giovannino Giani all'indomani della Giostra del 15 agosto a confermare quelli uscenti per dare continuita' al clima di ottimi rapporti creatosi tra vertice e capitani. A parte la contrada di San Martino che e' l'unica a non avere in scadenza il capitano Alessio Giani, alcune delle altre quattro invece sarebbero intenzionate a cambiarlo anche per l'indisponibilita' dei rispettivi capitani. Dovrebbe essere il caso di San Lorenzo visto che il capitano Maurizio Pippi non sembra avere alcuna intenzione di ricandidarsi. Difficolta' anche per la contrada di San Bartolomeo dove il capitano Alberto Bussotti sembra molto incerto ed e' "piu' propenso per il no che per il si". In mezzo al guado anche il capitano di S.S. Trinita' Giorgio Perugini che ancora non ha deciso mentre il numero uno di Sant'Andrea Giancarlo Betti e' dato come disponbile a ricandidarsi. Entro il 18 ottobre comunque i vertici dovranno essere rinnovati per dare al direttivo della Giostra la possibilita' di essere nei pieni poteri entro la fine del mese e prendere le decisioni sui prossimi appuntamenti a cominciare dalla loro partecipazione alla Festa della Toscana di fine novembre.