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di Leonardo Mattioli
VAL D'ORCIA. Anche per la Lega Nord la diga di San Piero in Campo, in piena Val d'Orcia tra Radicofani e Pienza, va completata come ha chiesto recentemente il sindaco radicofanese Massimo Magrini.
Il Responsabile provinciale Enti locali Lega Nord Toscana Giovanni Di Stasio ha infatti condiviso la scelta fatta nei giorni scorsi dal primo cittadino del borgo di Ghino di Tacco di richiedere alla Regione e alle istituzioni nazionali le risorse necessarie per completare quella diga i cui lavori si sono fermati quasi 25 anni fa, nel 1986, dopo una spesa di oltre 20 miliardi di lire.
"L'esigenza di incrementare i bacini idrici nel territorio – ha ricordato l'esponente della Lega Nord – si rifà a Papa Piccolomini, il quale a suo tempo aveva cercato di dare una soluzione a questo problema dell'approvvigionamento idrico della Val d'Orcia e quindi non posso non condividere la scelta del sindaco di Radicofani Massimo Magrini". Ma Di Stasio ha anche lanciato un avvertimento a coloro che sono a favore del completamento della diga a causa del tempo trascorso dal blocco dei lavori e ha ricordato di aver lui stesso sollevato a suo tempo la questione che riguarda gli espropri sui quali far terminare il completamento della struttura" perche' prima dello scadere dei venti anni gli agricoltori che hanno "utilizzato" i terreni senza contratto li possono usucapire. C'e' il rischio quindi di dover rifare tutto l'iter per gli espropri e anche di dover riacquistare i terreni sperperando ulteriori denari pubblici. La sospensione di quell'opera all'epoca fu motivata in modo assurdo – secondo Di Stasio -da qualche "sedicente" ecologista – secondo cui l'invaso avrebbe potuto cambiare il microclima. Questa affermazione è stata fatta dopo che erano stati gia' spesi oltre 20miliardi delle vecchie lire e dopo che erano stati scaricati in quella zona migliaia di MC di cls (cemento armato)".
Al di la' di questo avvertimento sui possibili costi per nuovi espropri, per il coordinatore della Lega Nord "l'invaso da completare assolutamente, oltre ad essere un toccasana per gli agricoltori della zona e non solo, è anche una buona cura per il fiume Orcia, il quale in estate dopo il risucchio continuo della sabbia, avvenuto per decenni, e' oramai un fosso con una portata di acqua minima, tanto che in diversi punti si riesce ad attraversarlo senza bagnarsi i piedi".
Infine Di Stasio, dopo essersi detto convinto che "i costi oggi per portare a termine l'opera, saranno assolutamente aumentati di diversi miliardi" ha invitato gli amministratori locali "a stare attenti a criticare questo sperpero di denaro pubblico visto che sono sempre attivissimi nel criticare dei leggeri tagli necessari a non far lievitare le tasse.".