Intervento di Riccardo Vannetti dopo un post pubblicato da Colle Libera su fb
COLLE VAL D’ELSA. Da Riccardo Vannetti, candidato sindaco di Colle Val d’Elsa, riceviamo e pubblichiamo.
Fino ad oggi non sono mai intervenuto nella campagna di discriminazione e denigrazione nei miei confronti iniziata all’indomani dell’annuncio della mia candidatura a sindaco.
Interrogazioni comunali ai limiti del ridicolo, insinuazioni striscianti e subdole messe in circolo di sottecchi in piazza e nel relativo anonimato di certe chat, commenti velenosi che di tutto parlano – dai miei calzini alla mia omosessualità, dal lusso (in cui sono arrivato lavorando duramente, non sono certo nato nel lusso né vivo nel lusso) alla moda – tranne che di politica.
Non sono intervenuto perché ritengo che questo modo di condurre la campagna elettorale sia violento e fascista: leoni da tastiera e malelingue organizzate che picchiano quando e dove possono per distruggere l’avversario stabiliscono un terreno di gioco agli antipodi del mio modo di intendere e fare politica, che è discussione e dialettica alla luce del sole sui bisogni e le opportunità della città, sui modi per soddisfare i primi e sfruttare appieno le seconde, con il fine ultimo del benessere sociale.
Non avrei dedicato attenzione ed energie, oggi, agli attacchi alla mia persona, ma un post facebook ripubblicato dalla pagina “Colle Libera” ha superato il limite della cattiveria per segnare una deriva che è mio dovere arginare. Io sono abituato agli attacchi omofobi, ho imparato a gestirli e ho la fortuna di appartenere a comunità in cui l’omofobia, quando esiste, ha una posizione marginale e di assoluta minoranza.
Il mio dovere è verso le giovani generazioni di colligiani e colligiane che potrebbero essere vittima di una simile istigazione all’odio, e verso la comunità, perché è responsabilità di tutte e tutti, e in particolare di un candidato a sindaco, intervenire quando il confronto civile e la dialettica democratica sono a rischio.
Mi auguro che gli amministratori delle pagine in questione vorranno porre, da ora in poi, la massima attenzione nell’attività di moderazione dei commenti e invito gli altri candidati a sindaco a prendere le distanze da questa narrazione tossica e da questo modo rivoltante di condurre la battaglia politica. Lo dobbiamo alla nostra città e al suo buon nome”.
La solidarietà delle liste
Daniele Boschi, segretario Partito Democratico di Colle. “Questo clima tossico e inaccettabile che si è generato intorno alla candidatura di Riccardo Vannetti non appartiene alla nostra storia, al nostro presente e, soprattutto, non appartiene alla nostra comunità. Insieme a Riccardo non facciamo politica con le denigrazioni e con le discriminazioni, bensì con le nostre idee, con le nostre proposte e con la correttezza e l’onestà che ci ha sempre contraddistinti. La nostra campagna elettorale coniuga sensibilità, capacità, concretezza e inclusività, e di questo andiamo orgogliosi. Riccardo è il candidato sindaco che Colle di Val d’Elsa si merita e con lui continueremo, con determinazione, a camminare per la nostra strada a testa alta, sapendo di stare dalla parte giusta”.
Michele Logi, referente per La Sinistra per Colle, si rivolge direttamente al candidato. “Riccardo non ti preoccupare di questa cattiveria causata dalla mancanza di argomenti seri da parte dei nostri avversari. Dovremo faticare ma cambieremo anche la mentalità incivile di soggetti come questi che passano le giornate a seminare odio e veleni dalla tastiera. Avanti Riccardo noi siamo con te!”.
Elena Casi, presidente di Più Europa Siena, lista Uniti per Colle (+Europa e Psi). “In politica è sempre più raro incontrare figure amministrative come quella di Riccardo Vannetti, capaci di stare al passo con i tempi e difendere i diritti di tutti, specialmente quelli delle minoranze. Oggi, mi trovo al fianco di un candidato che non solo rappresenta queste qualità, ma che si batte contro una campagna elettorale spesso tossica, fatta di attacchi personali e di un anonimato che nulla ha a che fare con la politica vera. Nell’Italia di oggi, più che mai, abbiamo bisogno di leader come Vannetti. Amministratori che non si limitano a governare, ma che ascoltano, che dialogano, che pongono la comunità al centro delle loro azioni. L’odio e la discriminazione sono strumenti di chi sa di non avere argomenti validi, di chi preferisce allontanare i cittadini dalle urne piuttosto che ascoltare e rispondere alle loro reali necessità. Mi riconosco nei valori di Vannetti, nel suo modo di fare politica pulita, trasparente, e sono orgogliosa, con la lista Uniti Per Colle di Val d’Elsa, di dare pieno sostegno alla sua candidatura. Invito anche altri a riconoscere l’importanza di un confronto civile e di una campagna che elevi il dibattito anziché abbassarlo. È questo il futuro che vogliamo? È questo il modo di fare politica che ci meriteremo domani?”.
Giulia Granieri, referente della lista civica Colle per Vannetti Sindaco. “Il dibattito politico non deve mai sfociare in parole e contenuti offensivi e di infimo spessore morale, ma nutrirsi di idee e programmi. Noi, come cittadine e cittadini, riteniamo doveroso non abbassare mai la guardia: l’omofobia, così come qualsiasi altra forma di discriminazione, non deve mai trovare spazio in nessun luogo. Siamo, insieme a Riccardo Vannetti, per una politica che fa del rispetto delle idee, delle preferenze, degli ideali e delle posizioni altrui, anche politiche, la sua ragion d’essere”.
Endrit Hyseni, per RiGenerazione con Vannetti Sindaco. “Forse ai più sfugge che le campagne elettorali si fanno parlando di temi e non denigrando gli avversari, spargendo becero chiacchiericcio. Colle ha bisogno di concretezza, serietà e inclusività. Colle ha bisogno di una persona come Riccardo”.