Appropriazione "indebita" e fuorviante di immagini di vigneti chiantigiani di prestigio
di Andrea Pagliantini
RADDA IN CHIANTI. La spettacolare vista delle vigne che circondano la Villa di San Donato in Perano toglie il fiato, per cura e per bellezza, alle tante persone che percorrono la strada che dal bivio di Badia a Coltibuono, conduce a Radda in Chianti. Improvvisamente si apre alla vista questa meraviglia che può essere ammirata da una piazzola di sosta posta sul bordo della Strada Regionale 429.
Chianti, comune di Gaiole per le vigne e la villa, comune di Radda (da pochi metri) per la piazzola di sosta.
Questa foto, che viene usata per illustrare il nuovo portale turistico di Bagno a Ripoli, con in alto tanto di logo e indirizzo del sito, è una scelta fuorviante e ingiusta.
Fuorviante perchè non si può pretendere di illustrare il proprio territorio usando immagini che non lo sono, ingiusta perchè questi luoghi sono curati e ben condotti da chi nel Chianti ci vive.
Percorrendo il sito “Visit Bagno a Ripoli“, c’è anche un altro errore piuttosto grossolano, ma sulla stessa linea dell’immagine di San Donato in Perano, dato c’è anche da annotare l’uso di una foto della meravigliosa casa poderale delle Marangole, vista da dietro, a mezza costa della salita che di lì a breve conduce al Pian d’Albola, notoriamente comune e paesaggio di Radda in Chianti.
Due anni fa, la stessa immagine di San Donato, faceva da sfondo a una vendita di vino on-line, che poco c’entra con il prodotto di quei vigneti.