POGGIBONSI. Riceviamo e pubblichiamo.
“Apprese le dichiarazione del Sindaco e le esposizioni fatte, secondo il nostro punto di vista è doveroso fare importanti precisazioni nel merito delle contraddittorie espressioni rilasciate dal primo cittadino; parole di fatto che non convinco affatto”.
“I dubbi che si insinuano, in noi comuni cittadini, derivano dal fatto che emerga che il Comune sia citato in giudizio proprio dalla ditta CoGeStra, che è l’impresa che ha ristrutturato l’intero impianto del Bernino, per far sì che si condanni l’amministrazione comunale a pagare la somma 391.429.27, pari a circa un quinto del valore complessivo dell ‘appalto eseguito proprio da CoGeStra.
Le domande che sorgono spontanee portano a voler cercare di capire quanto valgono le certificazioni dei lavori della piscina, quando il Comune stesso ha contestato l'esecuzione a regola d'arte delle opere instaurando un contenzioso con la ditta appaltatrice?
Prima il Comune contesta che i lavori non sono stati fatti a regola d'arte e poi nonostante tutto accetta come valide a tutti gli effetti di legge le certificazioni e i collaudi di esecuzione a regola d'arte, provvedendo ad inaugurare l’opera e mettendola a disposizione del pubblico.
Inutile lo scaricabarile intentato dal primo cittadino, che peraltro ha la responsabilità diretta della sicurezza delle opere pubbliche, è certo che la certificazione di agibilità deve essere stata rilasciata giuste le vigenti disposizioni di principio del testo unico dell’edilizia direttamente dal responsabile tecnico della stessa Amministrazione Comunale.
Siamo certi che l’intervento della magistratura saprà fare piena luce sull’accaduto ma a noi voce della gente ci preme ricordare ai nostri concittadini come realmente si ripartiscano le responsabilità senza lasciarsi ingannare da forvianti comunicazioni.
Direttivo LiberaMente"
“Apprese le dichiarazione del Sindaco e le esposizioni fatte, secondo il nostro punto di vista è doveroso fare importanti precisazioni nel merito delle contraddittorie espressioni rilasciate dal primo cittadino; parole di fatto che non convinco affatto”.
“I dubbi che si insinuano, in noi comuni cittadini, derivano dal fatto che emerga che il Comune sia citato in giudizio proprio dalla ditta CoGeStra, che è l’impresa che ha ristrutturato l’intero impianto del Bernino, per far sì che si condanni l’amministrazione comunale a pagare la somma 391.429.27, pari a circa un quinto del valore complessivo dell ‘appalto eseguito proprio da CoGeStra.
Le domande che sorgono spontanee portano a voler cercare di capire quanto valgono le certificazioni dei lavori della piscina, quando il Comune stesso ha contestato l'esecuzione a regola d'arte delle opere instaurando un contenzioso con la ditta appaltatrice?
Prima il Comune contesta che i lavori non sono stati fatti a regola d'arte e poi nonostante tutto accetta come valide a tutti gli effetti di legge le certificazioni e i collaudi di esecuzione a regola d'arte, provvedendo ad inaugurare l’opera e mettendola a disposizione del pubblico.
Inutile lo scaricabarile intentato dal primo cittadino, che peraltro ha la responsabilità diretta della sicurezza delle opere pubbliche, è certo che la certificazione di agibilità deve essere stata rilasciata giuste le vigenti disposizioni di principio del testo unico dell’edilizia direttamente dal responsabile tecnico della stessa Amministrazione Comunale.
Siamo certi che l’intervento della magistratura saprà fare piena luce sull’accaduto ma a noi voce della gente ci preme ricordare ai nostri concittadini come realmente si ripartiscano le responsabilità senza lasciarsi ingannare da forvianti comunicazioni.
Direttivo LiberaMente"