MONTERONI D'ARBIA. Contro il proliferare della zanzara tigre disinfestazione, una campagna di informazione ed un’ordinanza con divieti e sanzioni per i trasgressori. Passa da questi interventi l’azione dell’amministrazione comunale per prevenire disagi alla popolazione causati dall’insetto.
"Stiamo già da tempo attuando diverse disinfestazioni periodiche in tutte le zone sensibili alla proliferazione degli insetti nelle aree di pubblica proprietà – spiega Valerio Bonucci, assessore alla sanità del Comune di Monteroni d’Arbia -. Interventi che riguardano essenzialmente corsi d’acqua, fossi e sbocchi di fognature in base ad un programma redatto dall’Ufficio Igiene e Sanità Pubblica dell’Azienda Usl 7. Non sono però possibili trattamenti nelle proprietà private ma per cercare di ridurre al minimo l’entità del problema, la cui totale risoluzione dipende anche da eventi climatici e ambientali purtroppo non controllabili, già lo scorso giugno abbiamo emesso un’ordinanza comunale".
L’ordinanza comunale mira chiaramente a limitare la creazione ed il proliferare di focolai larvali da parte di tutta la popolazione ed ordina pertanto di non abbandonare oggetti e contenitori all’interno dei quali possa raccogliersi l’acqua piovana; svuotare perlomeno una volta a settimana vasche o bidoni per l’irrigazione di orti e giardini così come i sottovasi; provvedere alla pulitura dei tombini di giardini, piazzali e cortili privati; introdurre piccoli filamenti di rame nei contenitori d’acqua che non possono essere svuotati come i vasi portafiori nei cimiteri; trattare l’acqua ristagnante con prodotti larvicidi reperibili presso ditte specializzate. Norme e indicazioni per combattere il proliferare della zanzara tigre sono poi previste per tutti i proprietari e gli amministratori condominiali, i proprietari o conduttori di orti domestici e appezzamenti di terreno, per i proprietari e i responsabili di depositi e attività industriali, artigianali e commerciali; per i gestori di depositi di copertoni di auto; per i titolari di aziende agricole, florovivaistiche e zootecniche.
Tutti i trasgressori dell’Ordinanza sono passibili di sanzione amministrativa pari a 103,29 euro come previsto dalla legge.