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“Siamo molto soddisfatti – affermano Taccioli e Armini – della risposta dei cittadini alla mobilitazione che abbiamo lanciato per evitare che l’azienda di Suvignano venga messa all’asta e rischi così di tornare nelle mani della mafia. Vogliamo continuare a portare avanti questa battaglia di legalità, che è un esempio concreto di come si possa contribuire, nell’impegno quotidiano, a costruire un mondo più giusto e un’etica sociale condivisa. I cittadini di Monteroni hanno apprezzato molto l’impegno del Pd e dell’amministrazione comunale per evitare la messa all’asta dell’azienda. In queste settimane abbiamo ricevuto l’adesione di numerose associazioni e di altre forze politiche monteronesi come La Sinistra, Rifondazione comunista ed i socialisti e numerose sono state le iniziative che si sono svolte sul territorio. La Provincia, la Regione, i nostri parlamentari ed i vertici nazionali del Pd hanno dimostrato di avere molto a cuore questa tematica e con loro continueremo a batterci, perché non possiamo assistere passivamente ad una decisione assurda e pericolosa come quella di mettere all’asta un bene confiscato alla mafia”.
“La speranza – concludono Armini e Taccioli – è quella di poter giungere ad una conclusione positiva di questa vicenda, perché, nonostante le numerose difficoltà, esistono ancora margini per fare in modo che questo bene possa essere utilizzato per scopi sociali dal nostro territorio. In questo senso ringraziamo il prefetto, che invierà le firme raccolte al ministero dell’interno, per la disponibilità dimostrata nei confronti di un tema che non riguarda solo una parte politica ma tanti cittadini della provincia di Siena”.