SINALUNGA. La presidenza provinciale della Cna ha fatto tappa in Val di Chiana: nella sede di Sinalunga ha incontrato il direttivo di zona guidato da Sergio Valdambrini. Il presidente provinciale Paolo Parodi ha introdotto la serata parlando della congiuntura economica attuale che fotografa una situazione preoccupante per il territorio che non possiamo sottovalutare, con evidenti segnali di crisi nel secondo semestre dell’anno per i principali indicatori economici, produzione, fatturato e redditività aziendale.
Alla riunione era stata invitata anche la Banca Mps, presente con Gianfranco Cenni, capo area territoriale Toscana sud, che assieme ai direttori delle filiali locali che operano sul territorio, ha illustrato le varie misure che la banca ha messo in campo per aiutare le famiglie e le aziende a superare questo non facile momento. Sono state ricordate le convenzioni in essere, compresa quella con i comuni che hanno difficoltà anche a spendere con il patto di stabilità, inoltre si è parlato delle particolari condizioni per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione guadagni, alla possibilità di allungare e spostare il pagamento delle rate dei mutui in essere, senza che questo incida sui rating aziendali, per finire con i finanziamenti per le energie rinnovabili. “La liquidità alle imprese va garantita”.
Il presidente della Cna Valdichiana, Sergio Valdambrini, si è rivolto direttamente al sistema bancario chiedendo maggiore flessibilità nell'erogazione dei crediti. Nel suo intervento agli associati della confederazione, Valdambrini ribadisce che “le imprese hanno il diritto a ricevere il corrispettivo delle loro prestazioni nei tempi contrattualmente concordati, mentre la crisi ha accentuato la tendenza tutta italica a provvedere al pagamento dei debiti commerciali con ritardi inconcepibili, mettendo troppo spesso alle corde le imprese di minori dimensioni. Senza dubbio l’accesso al credito continua a essere più sfavorevole per le piccole imprese che per quelle di dimensioni maggiori. Le pmi e gli artigiani hanno difficoltà a ottenere prestiti e quando ci riescono ottengono importi inferiori a quelli richiesti con conseguenze pesantissime. Le imprese di piccola e media dimensione infatti legano il loro sviluppo e la loro possibilità di crescita competitiva proprio alla possibilità di accedere al credito, una possibilità che con la crisi si è andata sempre più assottigliando, mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle imprese stesse”.
Un modo per sostenere le imprese potrebbe venire dai lavori commissionati dalle amministrazioni locali predisponendo la creazione di liste di imprese locali che potrebbero partecipare a lavori di edificazione, demolizione e ristrutturazione per importi inferiori ai 500mila euro.
Inoltre la Cna Valdichiana chiede con forza che si proceda spediti con la progettazione e la messa a bando di quelle opere infrastrutturali di cui la nostra area necessita in particolare della variante alla S. S. 326 e di quelle opere collaterali ad essa. La strada che collega Bettolle- Nottola -Chiusi deve avere tempi certi di esecuzione, sposiamo completamente quindi le richieste in tal senso del Comune di Chiusi.
“Forse nel 2010 – conclude Valdambrini – avremo una tiepida ripresa, intanto aziende e famiglie stanno sopportando sulle proprie spalle una grave crisi produttiva che rischia di rendere sempre più fragile il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Le istituzioni non possono rimanere indifferenti e accompagnare la ripresa di fiducia degli imprenditori con azioni concrete”.
Alla riunione era stata invitata anche la Banca Mps, presente con Gianfranco Cenni, capo area territoriale Toscana sud, che assieme ai direttori delle filiali locali che operano sul territorio, ha illustrato le varie misure che la banca ha messo in campo per aiutare le famiglie e le aziende a superare questo non facile momento. Sono state ricordate le convenzioni in essere, compresa quella con i comuni che hanno difficoltà anche a spendere con il patto di stabilità, inoltre si è parlato delle particolari condizioni per le aziende che usufruiscono della cassa integrazione guadagni, alla possibilità di allungare e spostare il pagamento delle rate dei mutui in essere, senza che questo incida sui rating aziendali, per finire con i finanziamenti per le energie rinnovabili. “La liquidità alle imprese va garantita”.
Il presidente della Cna Valdichiana, Sergio Valdambrini, si è rivolto direttamente al sistema bancario chiedendo maggiore flessibilità nell'erogazione dei crediti. Nel suo intervento agli associati della confederazione, Valdambrini ribadisce che “le imprese hanno il diritto a ricevere il corrispettivo delle loro prestazioni nei tempi contrattualmente concordati, mentre la crisi ha accentuato la tendenza tutta italica a provvedere al pagamento dei debiti commerciali con ritardi inconcepibili, mettendo troppo spesso alle corde le imprese di minori dimensioni. Senza dubbio l’accesso al credito continua a essere più sfavorevole per le piccole imprese che per quelle di dimensioni maggiori. Le pmi e gli artigiani hanno difficoltà a ottenere prestiti e quando ci riescono ottengono importi inferiori a quelli richiesti con conseguenze pesantissime. Le imprese di piccola e media dimensione infatti legano il loro sviluppo e la loro possibilità di crescita competitiva proprio alla possibilità di accedere al credito, una possibilità che con la crisi si è andata sempre più assottigliando, mettendo a repentaglio la sopravvivenza delle imprese stesse”.
Un modo per sostenere le imprese potrebbe venire dai lavori commissionati dalle amministrazioni locali predisponendo la creazione di liste di imprese locali che potrebbero partecipare a lavori di edificazione, demolizione e ristrutturazione per importi inferiori ai 500mila euro.
Inoltre la Cna Valdichiana chiede con forza che si proceda spediti con la progettazione e la messa a bando di quelle opere infrastrutturali di cui la nostra area necessita in particolare della variante alla S. S. 326 e di quelle opere collaterali ad essa. La strada che collega Bettolle- Nottola -Chiusi deve avere tempi certi di esecuzione, sposiamo completamente quindi le richieste in tal senso del Comune di Chiusi.
“Forse nel 2010 – conclude Valdambrini – avremo una tiepida ripresa, intanto aziende e famiglie stanno sopportando sulle proprie spalle una grave crisi produttiva che rischia di rendere sempre più fragile il tessuto sociale ed economico del nostro Paese. Le istituzioni non possono rimanere indifferenti e accompagnare la ripresa di fiducia degli imprenditori con azioni concrete”.