L’opposizione unita (centrosinistra e centrodestra) chiede al sindaco di lavorare insieme per arrivare a un voto unanime
COLLE DI VAL D’ELSA. Nell’ultima riunione del consiglio comunale si è parlato anche della modifica allo statuto comunale proposta dalla maggioranza con l’articolo 13 bis per l’introduzione dei consigli di quartiere e di frazione.
Nel corso della Prima Commissione convocata dal presidente Enrico Galardi nel giorno precedente la riunione consiliare, come ha riferito in aula lo stesso consigliere Pd, il sindaco aveva puntualizzato la volontà propria e della maggioranza di non modificare in alcun modo l’articolo aggiunto allo Statuto. In consiglio comunale invece è stato lo stesso sindaco a richiedere un rinvio, accolto dalle opposizioni che ora chiedono alla giunta di rispettare la procedura e di lavorare insieme alle opposizioni per arrivare a un voto unanime.
“In Commissione abbiamo posto questioni di metodo e di procedura – ha detto Domenico Ponticelli, capogruppo Colle per Vannetti Sindaco -. Spero che il rinvio sia davvero utile e serva a discutere fattivamente partendo dalle nostre osservazioni”.
“Che cosa è cambiato in ventiquattro ore? – ha chiesto Galardi -. Il rinvio della votazione proposto dal sindaco è stato del tutto inaspettato. Specialmente dopo aver partecipato alla commissione di giovedì nella quale, prima ancora di entrare nel merito della questione, sono state evidenziate da parte nostra una serie di gravi mancanze procedurali. La modifica dello Statuto è un passaggio molto importante a livello istituzionale: nel nostro caso si tratterebbe di modificare in modo radicale l’impianto istituzionale del Comune. Per questo esiste un iter di procedimento rafforzato da dover seguire ed è indicato chiaramente proprio dallo Statuto. L’iter rafforzato è previsto proprio perché l’obiettivo è quello della ricerca di un consenso più ampio possibile tra tutte le forze politiche”. “Quando lo abbiamo fatto presente in Commissione – continua Galardi – siamo stati tacciati di essere strumentali, di appellarci a mere formalità procedurali con l’unico obiettivo di intralciare l’azione amministrativa”.
Riccardo Vannetti, capogruppo Pd, si è detto d’accordo nel richiedere più tempo per discutere quel punto. “Nella riunione dei capigruppo – ha detto Vannetti – è stata citata la prassi, una prassi che vuole la ricerca di una unanimità per apportare modifiche allo Statuto. Voteremo a favore se i tempi e le modalità di collaborazione saranno quelli auspicati dagli altri consiglieri dell’opposizione”.
È giusto precisare che alle richieste del centrosinistra si è unito anche il consigliere Michele Cortazzo (FdI).
Intanto Galardi ha convocato una nuova riunione della Prima Commissione per giovedì prossimo.
“L’obiettivo – spiega il presidente – è quello di trovare un’intesa più ampia possibile, perché credo che nessuno sia contrario a forme allargate di partecipazione nella consapevolezza che queste potrebbero essere realizzate secondo varie modalità. Da ricordare che lo Statuto è stato approvato all’unanimità oltre 20 anni fa e che per prassi (oltre che per garbo politico e istituzionale) la strada da percorrere dovrebbe rimanere quella”.