POGGIBONSI. Alcuni mesi fa circa 25 ragazzi quasi tutti di Poggibonsi, armati di manganelli e catene e con il volto coperto da caschi, mascherine e cappucci, erano arrivati in forza a Colle per una vera e propria “spedizione punitiva” per “punire i ragazzi colligiani”, con i quali in passato vi erano stati degli attriti, dovuti a alcuni episodi di aggressioni e prevaricazioni.
Lo scontro fra le fazioni antagoniste non era andato a buon fine solo perché una delle ragazze del gruppo, che frequentava sia il gruppo di Colle che quello di Poggibonsi, aveva avvertito i primi dell’arrivo dei secondi nonché i Carabinieri.
Nonostante questo la spedizione punitiva composta da 5 auto e altrettante moto aveva iniziato a girare per le strade principali di Colle sino a quando non aveva intercettato, seguito e bloccato l’autovettura Seat Leon di Z. M., fratello di uno dei ragazzi del gruppo antagonista e persona con cui nei periodi antecedenti gli eventi si era acutizzata l’acredine. A quel punto, il gruppo di Poggibonsi, aveva bloccato la strada all’autovettura, minacciando l’avversario con “mazze da baseball, manganelli e un coltello”, colpendo ripetutamente l’autovettura, danneggiandola. L’immediato intervento dei Carabinieri di Poggibonsi e Colle aveva evitato conseguenze ulteriori e messo in fuga il gruppo assalitore.
I militari della Stazione di Colle hanno quindi avviato le indagini, che sono state particolarmente lunghe e hanno visto numerosi ragazzi rendere la loro testimonianza, inoltre sono state visionate le immagini del circuito di videosorveglianza cittadino, al termine delle quali i Carabinieri hanno deferimento alla Procura della Repubblica di Siena ed a quella per i minori di Firenze, sedici ragazzi, otto dei quali ancora minorenni.