AMIATA. Pubblico numeroso e attento sabato (21 marzo) ad Abbadia San Salvatore e domenica (22 marzo) ad Arcidosso per l’incontro promosso dai Comitati di Salvaguardia Ambiente del Monte Amiata e da Uni-Verso Amiata sul tema “Geotermia e Salute”, con la partecipazione dell’epidemiologo di fama internazionale Mike Bates, docente presso l’Università di Berkeley (California) e la onco-ematologa Patrizia Gentilini, della associazione Medici per l’Ambiente Isde Italia e Medicina Democratica.
Ad Arcidosso, presente l’assessore regionale Anna Rita Bramerini.
Eclatante il suo intervento, quando sugli studi compiuti dall’Università di Siena, al centro di precedenti e numerosi incontri, ha detto che gli uffici regionali, che hanno approfondito il contenuto delle oltre 400 pagine prodotte da Siena, hanno confermato l’esistenza del collegamento tra bacino geotermico e falda acquifera, già sostenuto dalla società Edra e negato invece dalla ricerca senese.
A distanza di qualche mese dalla presentazione di quello studio, crolla miseramente il teorema, in base al quale “geotermia e ambiente non sono incompatibili” e non esiste “nessuna interferenza tra i fluidi geotermici e l’acquifero dell’Amiata”.
L’ateneo di Siena esce definitivamente di scena, dopo che si era dimesso dallo stesso tavolo tecnico-scientifico convocato dalla Regione Toscana.
In Amiata il professor Bates ha presentato i risultati delle indagini da lui condotte sui possibili effetti dell’idrogeno solforato sulla salute umana. Lo studio è stato realizzato in Nuova Zelanda, nella città di Rotorua, che sorge in prossimità di un campo geotermico (naturale) attivo e ha riguardato lo stato di salute della popolazione – relativamente a sistema nervoso e organi sensoriali, sistema respiratorio e occhi – esposta a concentrazioni più o meno elevate di H2S, ma comunque paragonabili a quelle che si riscontrano a Piancastagnaio.
Bates ha concluso che tutti gli indizi fanno ritenere che vi possano essere danni alla salute per esposizioni a lungo termine a basse concentrazioni di H2S, anche se la dimostrazione definitiva dell’entità di tali effetti potrà venire unicamente tra due anni a conclusione del lavoro.
La dottoressa Gentilini, invece, ha intrattenuto sul tema “Inquinamento e rischi per la salute”, ammonendo i presenti a “chiudere i rubinetti dei veleni” e a vivere in ambienti più sani e meno esposti a elementi nocivi, se l’obiettivo è quello di non ammalarsi. E ha concluso: “A ogni euro speso per abbattere gli inquinanti, corrispondono dieci euro risparmiati in cure”.
Bramerini ha ringraziato i Comitati per la iniziativa messa in campo, utile a permettere loro di capire se stanno andando nella direzione giusta con il lavoro della Agenzia di Sanità Regionale (presente il nuovo direttore Francesco Cipriani). A Abbadia San Salvatore è intervenuto il presidente della Commissione Regionale Sanità Fabio Roggiolani, a Arcidosso erano presenti il sindaco ospitante Emilio Landi e il sindaco di Castel del Piano Franco Ulivieri.