
Questo documento presentato all'attenzione del sindaco Brogioni riguarda la "risoluzione del contratto di concessione del diritto di superficie del terreno in località Abbadia per la costruzione del centro culturale islamico".
Il contratto richiamato dalla interrogazione della lista civica risale al 20 dicembre 2004. In una clausula all'articolo 3 – riportata nel documento – si stabilisce che "il termine per la realizzazione del centro culturale islamico è pari ad anni tre dal rilascio della concessione edilizia e che in caso di inadempimento, il contratto di concessione è risolto di diritto…”.
"Rilevato che a tal proposito la concessione edilizia (ora permesso di costruire) n. 108 è stata rilasciata dal Responsabile del Servizio Urbanistica alla Comunità dei musulmani di Siena e provincia il giorno 28 novembre 2005 e dunque ad oggi il contratto di concessione del terreno è risolto (scadenza il giorno 28 novembre 2008); e che "è giunta notizia (nel corso di udienza penale del giorno 10 giugno 2010) che la Procura della Repubblica di Siena ha emesso avviso di conclusione delle indagini preliminari per avere, nella realizzazione della moschea di Colle, eseguito le opere con permesso di costruire scaduto" la Lista civica chiede al sindaco "di conoscere la volontà di questa Amministrazione in ordine alla risoluzione di diritto contenuta, quale clausola, nel contratto di concessione del diritto di superficie, che la stessa Amministrazione ha stipulato con la Comunità dei musulmani di Siena e provincia; di sapere se sia stata effettuata richiesta di proroga del permesso di costruire da parte della comunità dei musulmani; di sapere se sia stata presentata in caso diverso una istanza per nuovo permesso di costruire".
Nella interrogazione si riporta anche il fatto che "il permesso di costruire veniva rilasciato il giorno 28 novembre 2005, che Feras Jabareen dichiarava che il giorno 20 novembre 2006 iniziavano i lavori (laddove nel corso di un sopralluogo effettuato dalla Polizia Municipale di Colle Val d’Elsa il giorno 30 novembre 2006, si evinceva come “…per quanto a far data dal 30 novembre 2006 fossero state innalzate le recinzioni per la installazione del cantiere, tuttavia “…non erano in corso lavori di alcun genere e all’interno non risultavano realizzate o in fase di realizzazione opere edili, ad eccezione di quelle della recinzione del cantiere” (cfr. verbale Polizia Municipale pag 2)". Come pure si ricorda che "nostante venisse depositata dichiarazione di fine lavori con data 19 novembre 2009, tuttavia al giorno 24 novembre 2009 i lavori proseguivano ed infatti ne scaturiva un esposto da parte di questa Lista Civica da cui conseguiva l’apertura di un procedimento penale – con recente emissione di avviso della conclusione delle indagini preliminari – (per la realizzazione di opere con permesso di costruire scaduto) a carico dei medesimi imputati di cui all’altro processo instaurato il giorno 10 giugno 2010".
Esempi che vengono riportati da Fiore e Franceschi come elementi "a carico" dei responsabili della realizzazione del centro islamico e che non farebbero altro che confermare la mancanza di rispetto delle procedure legate al permesso di costruire aggravate dal fatto che non sarebbe stata mai presentata una richiesta di proroga per consentire un prolungamento dei lavori.
"A fronte di ciò – si legge nell'interrogazione – vi sarà un secondo processo penale a carico dei medesimi imputati".