POGGIBONSI. Si chiama Anita Tiburni e compie 109 anni. La signora, infatti, è nata a Poggibonsi il 3 maggio 1900. Anita Tiburni è ospite presso il nucleo Girasole della RSA Dina Gandini di Poggibonsi.
Ancora giovane, Anita inizia a lavorare come operaia e poi apre un negozio di merceria “in fondo a via Maestra”, a Poggibonsi, assieme alla sorella maggiore Beatrice. Il negozio viene distrutto durante i bombardamenti, Anita e Beatrice perdono tutto, e così, passato il fronte e lo sfollamento, si presta a vari lavori occasionali e lavora come impagliatrice di fiaschi.
Vive tutta la vita con la sorella, che la lascia nel 1979, e all’età di 90 anni decide di entrare in residenza per passarvi solo i mesi invernali e poi decide di restare tutto l’anno. Con la morte dell’ultimo fratello Anita ha un crollo e per più di tre mesi rimane inferma. Fino all’età di 100 anni Anita esce per fare delle brevi passeggiate nelle piazze del centro di Poggibonsi e legge.
“Adora gli animali – racconta la nipote Amina- e anche ora manda sempre i saluti ad una gattina che ha conosciuto, così per stare al gioco e anche perché parlarne la rallegra. A volte si fa delle domande che la rattristano un po’, ma basta un gelato alla vaniglia e tutto passa”.
Due guerre mondiali, il boom economico, lo sbarco sulla luna, la rivoluzione tecnologica … quando la signora Anita è nata le case non avevano la corrente elettrica e neppure l’acqua corrente; fare i conti di tutto quello che non c’era e che oggi invece abbiamo è letteralmente impossibile.
Ancora giovane, Anita inizia a lavorare come operaia e poi apre un negozio di merceria “in fondo a via Maestra”, a Poggibonsi, assieme alla sorella maggiore Beatrice. Il negozio viene distrutto durante i bombardamenti, Anita e Beatrice perdono tutto, e così, passato il fronte e lo sfollamento, si presta a vari lavori occasionali e lavora come impagliatrice di fiaschi.
Vive tutta la vita con la sorella, che la lascia nel 1979, e all’età di 90 anni decide di entrare in residenza per passarvi solo i mesi invernali e poi decide di restare tutto l’anno. Con la morte dell’ultimo fratello Anita ha un crollo e per più di tre mesi rimane inferma. Fino all’età di 100 anni Anita esce per fare delle brevi passeggiate nelle piazze del centro di Poggibonsi e legge.
“Adora gli animali – racconta la nipote Amina- e anche ora manda sempre i saluti ad una gattina che ha conosciuto, così per stare al gioco e anche perché parlarne la rallegra. A volte si fa delle domande che la rattristano un po’, ma basta un gelato alla vaniglia e tutto passa”.
Due guerre mondiali, il boom economico, lo sbarco sulla luna, la rivoluzione tecnologica … quando la signora Anita è nata le case non avevano la corrente elettrica e neppure l’acqua corrente; fare i conti di tutto quello che non c’era e che oggi invece abbiamo è letteralmente impossibile.