Contemporaneamente in Consiglio Comunale si stava tenendo la seduta che ha deliberato l’avvio del processo di fusione tra i due Comuni.
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TORRITA DI SIENA. Ha avuto una vasta eco mediatica e un ottimo successo a livello di presenze il sit-in di protesta che si è svolto mercoledì 28 marzo alle ore 18 in Piazza Giacomo Matteotti a Torrita, sotto il Palazzo Comunale.
Il “Comitato NO Fusione Torrita di Siena – Montepulciano”, ha centrato l’obiettivo di unità e partecipazione intorno a un grave pericolo: la cancellazione dei due Comuni con la conseguente nascita di un nuovo scombinato Ente. Un problema di chiaro interesse collettivo, dal momento che determinerebbe l’allontanamento dell’istituzione pubblica più vicina al cittadino: il suo Comune. Circa un centinaio di persone si sono radunate per affermare collettivamente il proprio dissenso nei confronti di questo devastante progetto.
Durante il sit-in, in cui è stato distribuito del materiale informativo, si sono cantati inni
e si sono succeduti vari interventi di analisi, di proposta e di denuncia, senza mai mancare di rispetto a nessuno.
Contemporaneamente in Consiglio Comunale si stava tenendo la seduta che ha deliberato l’avvio del processo di fusione tra i due Comuni. I consiglieri comunali sono giunti al Municipio in largo anticipo o per vie secondarie per evitare la contestazione che, comunque, è stata molto civile. Dopo il voto del Consiglio Comunale che ha dato avvio al processo di fusione, si è gridato “VERGOGNA” per circa 10 minuti.
A questo punto parte ufficialmente la campagna elettorale per il referendum consultivo sulla fusione. La parola definitiva, poi, spetterà alla Regione Toscana che potrebbe non tenere conto dell’esito referendario.
In vista di questo decisivo appuntamento, il COMITATO NO FUSIONE TORRITA DI SIENA – MONTEPULCIANO chiede la massima collaborazione a tutti i cittadini di tutte le comunità interessate (Montepulciano, Torrita, Acquaviva, Montepulciano Stazione, Abbadia, Gracciano, Valiano, Montefollonico) perché da questa vicenda dipende il futuro di tutto il nostro territorio.
Sarà una lotta impari. I fusionisti avranno la possibilità di utilizzare soldi e risorse pubbliche per cercare di raggiungere i loro obbiettivi, ma noi dalla nostra parte abbiamo il popolo torritese.
LA FUSIONE NON PASSERA’, I CITTADINI NON LO PERMETTERANNO.