La questione non era all'ordine del giorno della Commissione consiliare della Regione
TORRITA DI SIENA. Ieri 12 giugno 2018 si è riunita a Firenze la prima commissione consiliare della Regione Toscana che, come preannunciato dal Sindaco Grazi in due assemblee pubbliche, avrebbe dovuto occuparsi del progetto di fusione tra Torrita di Siena e Montepulciano.
Il punto in questione, invece, non era all’ordine del giorno della commissione, la quale, di conseguenza, non ha preso in esame la richiesta dei due Comuni.
A questo punto ci domandiamo su quali basi il nostro Primo Cittadino abbia fatto quelle dichiarazioni, ripetendo più volte che il 12 giugno la prima commissione avrebbe preso in esame la proposta di fusione…Quello che si evidenzia è l’approssimazione del suo dire…
Il Sindaco Grazi nelle due assemblee ha anche affermato, in modo perentorio, che nel caso in cui la Regione deliberi la legge sul referendum, senza inserire nel quesito il vincolo del 50% + 1 dei voti in ogni singolo Comune a favore della fusione, la proposta di fusione si fermerà immediatamente.
In conseguenza di ciò, se non dovesse essere inserito il 50% + 1 nel quesito referendario, ci aspettiamo dal Sindaco la convocazione del consiglio comunale per chiedere ai consiglieri di votare l’interruzione del processo di fusione; ma vista l’approssimazione del suo dire, dubitiamo.
Comitato NO fusione Torrita di Siena Montepulciano