Il gruppo chiede ai sindaci di interrompere subito il percorso di fusione
TORRITA DI SIENA. Oggi il Consiglio regionale della Regione Toscana ha licenziato il testo di legge sul referendum per la fusione tra Torrita e Montepulciano. Malgrado i resoconti mistificatori che stanno girando anche su siti istituzionali, il Comitato NO FUSIONE fa notare che è stato approvato un atto fumoso che non cita esplicitamente la validità dell’esito referendario solo al raggiungimento del 50%+1, ma che rimanda la decisione finale al Consiglio Regionale che si riunirà dopo il referendum. Al contrario, è stato bocciato un altro odg che chiedeva esplicitamente il 50%+1 per questa fusione. E questo già dovrebbe essere sintomatico di quanto si voglia tenere in considerazione il referendum.
Pur ribadendo che l’intenso dibattito che si è sviluppato intorno alla vicenda è esclusivamente frutto del nostro lavoro di due anni, durante i quali abbiamo sempre denunciato l’anti democraticità della legge regionale sulle fusioni,
purtroppo, oggi, dobbiamo constatare che non è ancora caduta l’ipotesi che, nel caso in cui a Torrita vinca il NO alla fusione e a Montepulciano il SI, si possa ricorrere alla somma dei voti che ci porterebbe alla fusione anche con la maggioranza dei NO a Torrita. La Regione, infatti, si è riservata l’autonomia della decisione finale.
È del tutto evidente che non era vero che i due Sindaci, Grazi e Rossi, avevano la garanzia, sbandierata per due anni, che la regione potesse deliberare in tal senso, e la dimostrazione di questo sono gli appelli, le implorazioni e le “letteracce” inviate da loro negli ultimissimi giorni al Consiglio regionale.
Giova ricordare che nei prossimi giorni la Regione Toscana risponderà alla diffamatoria missiva pervenutale da parte del Sindaco Grazi. E di questo i torritesi non potranno certo andare orgogliosi.
Chiediamo pertanto con determinazione ai due sindaci di voler interrompere immediatamente il processo di fusione!
Se, invece, non vorranno onorare la parola data nei rispettivi Consigli Comunali e nelle varie pubbliche assemblee, toccherà a tutti noi difendere il Comune. Andiamo in massa al voto per salvare Torrita di Siena e seppellire i becchini dei nostri Comuni sotto una valanga di NO.
#torritanonsifonde
Pagina Facebook – Comitato No fusione Torrita di Siena Montepulciano