SIENA. Dal Comitato contro l’ampliamento dell’aeroporto di Ampugnano riceviamo e pubblichiamo.
“Da una recente intervista di Francesco Michelotti, riconfermato coordinatore provinciale di FdI, abbiamo appreso che “è in corso un ragionamento su un dossier che riguarda l’aeroporto di Ampugnano che abbiamo consegnato al viceministro alle infrastrutture Galeazzo Bignami. Non facciamo promesse, è in corso un ragionamento sulla possibilità di far rivivere l’aeroporto che può essere un’opportunità per il territorio”.
Dopo l’ultimo intervento di Pallassini e gli articoli di Di Blase a sostegno della richiesta all’ ENAC di Panerai per gestire l’aeroporto e dopo l’intervento del Sindaco di Sovicille che ribadiva ancora una volta la contrarietà a progetti contrari agli interessi del proprio territorio, questo intervento di Michelotti ci ha veramente incuriosito circa i contenuti del dossier (che non è dato sapere) e dei ragionamenti per “far rivivere l’aeroporto che può essere un’opportunità per il territorio”.
La domanda che viene spontanea è: opportunità per quale territorio? Se il territorio è quello di Sovicille ci aspettiamo che l’onorevole Michelotti abbia prospettato al viceministro quanto ribadito dal sindaco Gugliotti che indica futuri diversi per Ampugnano: centro sportivo di interesse nazionale; parco fotovoltaico ecc. Se invece l’idea è quella nel senso prospettato dagli operatori turistici del lusso di Siena, che caldeggiano il progetto di Panerai per portare ad Ampugnano quegli aerei che gli aeroporti, compreso Firenze, non vogliono più, o del coordinatore di Forza Italia Pallassini, che indica Ampugnano quale base strategica per i soccorsi, allora non ci siamo.
Pallassini forse non sa che la base dell’elisoccorso è alle Scotte e che l’antincendio è a Causa. L’aeroporto non è mai stato utilizzato per queste funzioni compreso il trasporto degli organi, basta pensare che in tutta la Toscana ogni anno i voli per questo servizio non superano la decina.
Circa il turismo di lusso gli operatori di Siena hanno la memoria corta, si dimenticano che quei pochi turisti arrivati ad Ampugnano per il palio sono costati circa 18 milioni di Euro, ma loro continuano ad insistere senza però metterci un Euro e senza chiedersi cosa pensano gli operatori turistici di Sovicille. Ci piacerebbe conoscere il contenuto del dossier e verificare se è stato informato il viceministro che esiste un piano aeroportuale, che Enac ha costituito “Enac Servizi” per gestire direttamente gli aeroporti di aviazione generali per non mettere più la gestione a gara visto il fallimento generale compreso quello di Ampugnano. Se l’obiettivo è quello di caldeggiare la venuta di Panerai forzando Enac ad assegnare la gestione a trattativa privata o in modo surrettizio, ci opporremo con forza perché sugli aeroporti è ora di riaffermare la legalità e smetterla di caldeggiare soluzioni fantasiose frutto di scarsa conoscenza delle problematiche connesse alla gestione aeroportuale.
E’ finita l’epoca in cui i Sindaci o i presidenti di Provincia volevano gli aeroporti sotto casa. Oggi i jet privati sono osteggiati in tanti aeroporti perché ritenuti troppo inquinanti rispetto ai benefici attesi (turismo). Nel frattempo, la Spagna si è recentemente impegnata a limitare i voli a corto raggio similmente alla misura introdotta in Francia che vedrebbe vietati i voli nazionali dove esiste un’alternativa ferroviaria che impiega meno di due ore e mezza. A Siena purtroppo non basta la lezione del passato che ha visto continui tentativi fallimentari di far decollare l’Aeroporto. Non si vuol prendere atto che strutture come Ampugnano sono destinate ad essere dismesse perché ingestibili sul piano economico e ambientale e che vanno destinate ad altre funzioni per essere una vera “opportunità per il territorio””.