CHIUSI. È di nuovo in funzione il “Piedibus” da ieri (5 ottobre) nelle strade di Chiusi Scalo. Il mezzo di trasporto “virtuale” è tornato in movimento con l’allegria di decine di bambini, che raggiungono la scuola primaria Gianni Rodari e con lo sesso “mezzo” tornano a casa.
Organizzato dal Comune e da un comitato di genitori, con l’aiuto dell’Auser e l’approvazione dei pediatri, questo bus virtuale è formato da bambini dotati di pettorine arancioni con catarifrangenti, guidato ogni volta da due genitori (o nonni) che, a turno, si mettono all’inizio e alla fine di ogni gruppo, come fossero l’autista e il controllore.
Le linee sono tre: la “1” arancione, la “2” azzurra e la “3” verde, con regolari fermate ad orari prestabiliti.
Al capolinea la partenza è per tutti alle 7.55, poi sono previste tra le tre e le quattro fermate fino ad arrivare, puntuali, a scuola alle 8.15. Al ritorno percorso inverso con partenza alle 13.20 e arrivo al capolinea intorno alle 13.40.
“Lungo gli itinerari previsti – osserva l’assessore alle politiche sociali Simona Cardaioli – i bambini chiacchierano con i loro amici, imparano cose utili sulla sicurezza stradale e si guadagnano indipendenza e senso di responsabilità. Inoltre imparano a muoversi con le proprie gambe in ogni stagione: una cosa importante, quando si cresce passando dalla carrozzina all’auto, oppure si resta ore sul divano a giocare alla playstation, rischiando l’obesità”.
Il Piedibus di Chiusi, per ora unico in provincia di Siena, è il modo più sicuro, ecologico e divertente per andare a scuola, con il vantaggio di liberare il tempo dei genitori, visto che ne solo un paio per ogni linea, rispetto alle decine di bambini che sarebbero stati trasportati singolarmente in auto, inquinando. Il Piedibus presta servizio tutti i giorni, con qualsiasi tempo: i bambini si fanno trovare alla fermata indossando le pettorine ad alta visibilità fornite dall’associazione Chiusinvetrina e dalla banca Valdichiana. Ogni bambino ha un cartellino con il proprio nome, consegnato all’ingresso e ripreso all’uscita, sotto la responsabilità di due adulti, l’“autista” e il “controllore”: quest’ultimo compila un “giornale di bordo” segnando i bambini che faranno il viaggio di ritorno, ritira e controlla i cartellini. Anche i bambini che abitano troppo lontano per raggiungere la scuola a piedi possono prendere il Piedibus: basterà che i genitori li portino ad una delle fermate. Ma il Piedibus non aspetta: se un bambino dovesse ritardare sarà responsabilità dei suoi genitori accompagnarlo a scuola. L’iniziativa potrebbe essere estesa alla scuola primaria di Chiusi città, inserita anch’essa come la Gianni Rodari nell’Istituto comprensivo Graziano Da Chiusi.