COLLE DI VAL D'ELSA. Farsi promotori, presso la Regione Toscana, dell'istituzione della prima Consulta regionale in Italia per i diritti umani e continuare a portare avanti iniziative a sostegno del dialogo e della conoscenza reciproca come uniche armi per combattere la violenza, anche in Medioriente. Sono questi i due impegni che si è assunto il consiglio comunale di Colle di Val d'Elsa approvando i due ordini del giorno presentati dal presidente, Gabriele Marini nella seduta che si è svolta nei giorni scorsi. Prima di chiudere la seduta, Marini ha rivolto un augurio anche agli studenti che stanno affrontando gli esami di Stato.
Ordine del giorno sui diritti umani. Il testo approvato – con l'astensione della lista civica "Insieme per Colle", del Pdl e dell'Udc – impegna il sindaco e la giunta a sensibilizzare e sostenere i diritti umani con attività di solidarietà umanitaria, politica, educativa, culturale, sociale, economica ed ambientale e a farsi carico di promuovere, nei confronti della Regione Toscana, l'istituzione della prima Consulta regionale in Italia per i diritti umani, nel rispetto della risoluzione Onu 48/134 del 20 dicembre 1993. La discussione sull'ordine del giorno è stata arricchita dalla presenza di Iramar da Silva Amaral, presidente nazionale di Articolo Ventotto – Comitato nazionale diritti umani. Grazie all'approvazione dell'ordine del giorno in questione, il consiglio comunale di Colle di Val d'Elsa ha dato un contributo importante all'iter del disegno di legge per la costituzione della consulta regionale dei diritti umani che, se attivata, sarebbe il primo caso in Italia.
"L'ordine del giorno – ha spiegato Marini – è nato per aderire all'iniziativa promossa da Articolo Ventotto – Comitato nazionale diritti umani che chiede l'impegno dei Comuni in difesa dei diritti umani di ciascun individuo, secondo quanto stabilito nell'articolo 28 della Dichiarazione Universale dei diritti umani del 1948. Questo, infatti, prevede che ogni individuo abbia diritto a un ordine sociale e internazionale nel quale i diritti e le libertà enunciati in questa Dichiarazione possano essere pienamente realizzati. Il Comune di Colle – aggiunge Marini – lavora già in questa direzione, ispirando la propria attività, in base a quanto previsto dallo Statuto, al principio del superamento delle discriminazioni di ogni tipo e persegue la collaborazione e la cooperazione con tutti i soggetti pubblici e privati, promuovendo la partecipazione dei cittadini, delle forze sociali, economiche e sindacali alla vita pubblica".
Ordine del giorno sulla pace in Medioriente. "L'ordine del giorno – ha detto il presidente del consiglio comunale – è nato dopo il recente attacco israeliano in acque internazionali contro le navi di Freedom Flotilla, che trasportavano aiuti umanitari alla popolazione palestinese della Striscia di Gaza e si colloca sulla scia delle diverse iniziative che abbiamo promosso finora sensibilizzare i cittadini sulla necessità di combattere la guerra in Medioriente con le armi del dialogo e della conoscenza reciproca tra israeliani e palestinesi. Con questo ordine del giorno, anche il consiglio comunale colligiano ha voluto portare il suo contributo per ricostruire la fiducia e la speranza nella pace, condannando l'operazione militare dei giorni scorsi in acque internazionali e chiedendo al governo e al Parlamento italiano e a tutti i responsabili della politica di assumere, con urgenza, insieme alla comunità internazionale, tutte le iniziative politico-diplomatiche per prendersi realmente carico della questione mediorientale per una soluzione di pace. Nel frattempo – ha concluso Marini – Colle continuerà a ospitare incontri e a promuovere iniziative per favorire la cultura della pace e dei diritti umani". Il testo è stato approvato all'unanimità.