Nell’esposto redatto dall’esponente della Lega viene ripercorsa l’intera vicenda dell'area
COLLE DI VAL D’ELSA. “Come promesso in occasione della visita di Matteo Salvini alla Fabbrichina, ho presentato un esposto alla Procura della Repubblica per far attivare la Magistratura con la finalità di verificare se, in questa vicenda, siano rilevabili fattispecie penalmente rilevanti, tanto da procedere legalmente nei confronti dei soggetti eventualmente ritenuti responsabili”, dichiara in occasione dell’incontro sulla Fabbrichina Francesco Giusti, candidato per la Lega Nord alle Elezioni regionali e Vice Segretario nazionale del Carroccio.
Nell’esposto redatto dall’esponente della Lega viene ripercorsa l’intera vicenda della ex Fabbrichina, a partire dall’incarico conferito nel 1996 all’architetto francese Jean Nouvel per occuparsi della riqualificazione urbana, degli edifici in grave stato di abbandono e della riqualificazione commerciale. “Un progetto che riguardava una zona di 16.000 metri quadri, un progetto enorme, che la Lega ha sempre criticato”, commenta l’esponente del Carroccio.
“Ho voluto far notare l’assurdità dell’assegnazione alla New Colle Srl dell’attività di direzione e coordinamento dei lavori, società che era controllata dalla Colle Promozione per il 51% ed al 49% dalla Banca Monte dei Paschi di Siena. La Colle Promozione, a sua volta controllata dal Comune, nel 2013 ha chiuso con una forte perdita milionaria il proprio bilancio. Altresì abbiamo fatto notare come l’esecuzione dei lavori sia stata affidata alla Cooperativa edile Montemaggio, i cui problemi erano già noti prima che iniziassero i lavori e che nel 2012 ha interrotto ogni attività”, prosegue l’esponente della Lega.
“In più”, aggiunge Giusti, “abbiamo voluto sottolineare come nell’area della Fabbrichina si sia formato un vero e proprio enorme invaso d’acqua, che non viene riassorbita dal terreno, verosimilmente perché durante i lavori potrebbe essere stata toccata qualche falda acquifera che alimenta sistematicamente la fuoriuscita di acqua. Un lago artificiale che da un punto di vista estetico è inaccettabile e che oltretutto è scarsamente protetto, tanto che per chiunque è possibile accedere all’area del cantiere”.
“Oltretutto”, ha concluso l’esponente della Lega, “questo invaso si trova a ridosso delle abitazioni, tanto che l’acqua ristagnante potrebbe provocare danneggiamenti materiali alle case ed in più è foriera di numerose malattie veicolate dai numerosi insetti che infestano l’area”.