Intanto, l’Ausl Toscana sud est, piazzatesi quarta su 23 aziende sanitarie concorrenti, ha ottenuto un finanziamento di 714.976,97 euro, e un altro di 1.212.486,85 euro è atteso per ulteriore assegnazione di fondi comunitari per la cogenerazione, che consentirà di auto produrre energia elettrica e nello stesso tempo riscaldare gli ambienti ospedalieri.
I vantaggi del cogeneratore? Aumento del 25% dell’efficienza energetica dell’ospedale di Campostaggia; taglio di emissioni di CO2 pari 1.060 tonnellate annue e riduzione dei costi di gestione per 250mila euro ogni anno. Il tutto a costo quasi zero per l’azienda sanitaria (il cofinanziamento dei fondi europei arriverà a coprire il 90% dei costi sostenuti per la realizzazione del cogeneratore).
“E’ proprio il caso di definirla green economy ospedaliera – ha commentato l’ingegnere Daniele Giorni, Energy manager dell’Ausl Toscana sud est, che ha curato anche la fase di affidamento dei lavori e che seguirà la realizzazione e la successiva gestione dell’impianto di cogenerazione -. Un ospedale, in paragone alle attività civili e industriali di un territorio, è il più grande consumatore di energia. Come dicono i tecnici, è ‘energivoro’. L’Ausl Toscana sud est, con i suoi 13 ospedali e i suoi quasi 300 immobili distrettuali, ha un consumo di energia equivalente a quello di 27.408 famiglie. Ecco perché abbiamo dato vita al progetto Siena’s Green Hospital, pensato per ridurre i consumi energetici, ma anche l’impatto ambientale avendo cura della salute delle persone e spendendo meno risorse pubbliche per acquistare energia. Il tutto utilizzando specifici finanziamenti della comunità europea a fondo perduto che l’Asl è riuscita ad ottenere grazie alla qualità delle proprie progettualità in tema di Energy Management”.
Sul piano tecnico i lavori saranno decisamente complessi, in tema di efficienza energetica, l’Ausl Toscana sud est ha già alle spalle molta esperienza in questo settore: all’interno dei propri ospedalisi autoproduce, a oggi, il 25% dell’energia elettrica che occorre, grazie a impianti fotovoltaici e ad altri cogeneratori installati da alcuni anni, raggiungendo (con tre anni di anticipo) gli ambiziosi traguardi del Pacchetto Clima dell’Unione Europea “20-20-20”, riducendo nel 2017 il 27% sia del fabbisogno di energia sia di emissioni di CO2.
“La nostra progettualità non è rimasta sulla carta ed è già pronta per essere realizzata – ha affermato Antonio D’Urso, direttore generale dell’Ausl Toscana sud est -. Dopo neanche sei mesi dall’ottenimento del finanziamento europeo, abbiamo già firmato il contratto per realizzare l’impianto di cogenerazione dedicato all’ospedale di Campostaggia. I lavori partiranno nelle prossime settimane. Successivamente sarà il turno di Nottola”.