CASTELNUOVO BERARDENGA. Castelnuovo Berardenga ha ospitato nei giorni scorsi il primo direttivo nazionale delle Cittaslow, Rete delle città del buon vivere in Italia. L’incontro, organizzato con l’obiettivo di decidere le future linee guida del movimento, improntato alla riscoperta di un modo di vivere più “lento” e all’insegna di una migliore qualità della vita, ha visto confluire nella cittadina del Chianti senese i rappresentanti di alcune delle principali città aderenti, dal sud al nord Italia: oltre a Castelnuovo Berardenga, erano presenti i comuni di Caiazzo, Bazzano, San Gemini, Greve in Chianti e Orsara. Era presente, inoltre, il direttore di Cittaslow International, Giorgio Oliveti, in rappresentanza del Presidente Gian Luca Marconi, sindaco di Castelnovo ne' Monti, e del Delegato Angelo Vassallo, sindaco di Pollica.
Molti gli spunti e le riflessioni che sono emersi dal confronto, anche in vista dell’assemblea internazionale delle Cittaslow che si svolgerà in Corea, a Seoul, nel giugno del 2010.
“In vista di questo appuntamento – spiega Pier Giorgio Oliveti, direttore di Cittaslow – stiamo lavorando a varie iniziative, pensate con l’obiettivo di portare una qualità della vita sempre migliore e a misura ‘di persona’ nelle località in cui operiamo”. “Abbiamo deciso – continua Oliveti – che all’interno dei vari comuni che aderiscono al movimento, vengano costituiti dei gruppi di lavoro, di cui faranno parte amministratori, imprenditori, professionisti e semplici cittadini, affinché ci sia una consapevolezza diffusa della nostra cultura e della nostra filosofia”.
“Per Castelnuovo – afferma il sindaco Roberto Bozzi – è stato un onore poter ospitare il primo direttivo nazionale delle Cittaslow. Come comune abbiamo creduto sempre fermamente nella filosofia del movimento, che ci siamo impegnati a mettere in pratica con iniziative e progetti concreti: penso agli interventi realizzati in bioarchitettura, al piano di accessibilità del territorio, all’esperienza del Museo del Paesaggio o a quella, più recente, del Mercatale, a cui si aggiungono tutte le manifestazioni culturali in cui il legame con il territorio è fondamentale, da ‘Leggere leggeri’ a ‘Cine&Chianti’”.
Il Movimento Cittaslow è nato nel 1999 dall’intuizione di Paolo Saturnini, allora Sindaco di Greve in Chianti, con l’obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. I Comuni che aderiscono all'associazione sono animati da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina; ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati; caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere.
Molti gli spunti e le riflessioni che sono emersi dal confronto, anche in vista dell’assemblea internazionale delle Cittaslow che si svolgerà in Corea, a Seoul, nel giugno del 2010.
“In vista di questo appuntamento – spiega Pier Giorgio Oliveti, direttore di Cittaslow – stiamo lavorando a varie iniziative, pensate con l’obiettivo di portare una qualità della vita sempre migliore e a misura ‘di persona’ nelle località in cui operiamo”. “Abbiamo deciso – continua Oliveti – che all’interno dei vari comuni che aderiscono al movimento, vengano costituiti dei gruppi di lavoro, di cui faranno parte amministratori, imprenditori, professionisti e semplici cittadini, affinché ci sia una consapevolezza diffusa della nostra cultura e della nostra filosofia”.
“Per Castelnuovo – afferma il sindaco Roberto Bozzi – è stato un onore poter ospitare il primo direttivo nazionale delle Cittaslow. Come comune abbiamo creduto sempre fermamente nella filosofia del movimento, che ci siamo impegnati a mettere in pratica con iniziative e progetti concreti: penso agli interventi realizzati in bioarchitettura, al piano di accessibilità del territorio, all’esperienza del Museo del Paesaggio o a quella, più recente, del Mercatale, a cui si aggiungono tutte le manifestazioni culturali in cui il legame con il territorio è fondamentale, da ‘Leggere leggeri’ a ‘Cine&Chianti’”.
Il Movimento Cittaslow è nato nel 1999 dall’intuizione di Paolo Saturnini, allora Sindaco di Greve in Chianti, con l’obiettivo di allargare la filosofia di Slow Food alle comunità locali e al governo delle città, applicando i concetti dell’ecogastronomia alla pratica del vivere quotidiano. I Comuni che aderiscono all'associazione sono animati da individui curiosi del tempo ritrovato, dove l’uomo è ancora protagonista del lento, benefico succedersi delle stagioni; rispettosi della salute dei cittadini, della genuinità dei prodotti e della buona cucina; ricchi di affascinanti tradizioni artigiane, di preziose opere d’arte, di piazze, di teatri, di botteghe, di caffè, di ristoranti, luoghi dello spirito e paesaggi incontaminati; caratterizzati della spontaneità dei riti religiosi, dal rispetto delle tradizioni, dalla gioia di un lento e quieto vivere.