Le aree sorvegliate dai gruppi saranno segnalate da cartelli. Il responsabile Lisi: “Rafforzare il senso di comunità e rendere l’ambiente inospitale per i malintenzionati”
Come specificato negli incontri questo tipo di sorveglianza dei cittadini sarà segnalata da appositi cartelli che hanno lo scopo di comunicare a chiunque passi che quella zona è soggetta a un controllo particolare da parte di cittadini più accorti ed inseriti nell’ambito di una rete strutturata.
Per aderire è necessario costituire un gruppo tra vicini (di quartiere, di strada, di condominio) fra cui è indispensabile la reciproca fiducia e la disponibilità ad entrare velocemente in contatto l’uno con l’altro. Per costituire i gruppi ci sono dei moduli (consegnati a chi era presente agli incontri e che saranno disponibili dai prossimi giorni sul sito) da restituire compilati dagli interessati alla Polizia Municipale con la quale si attiverà un percorso di formalizzazione e anche di specifico approfondimento. Il programma di incontri dedicati ai gruppi che vorranno costituirsi serve per pianificare, regolamentandole, le modalità di comunicazione ma anche per individuare ed approfondire le vulnerabilità strutturali, ambientali e comportamentali che rappresentano sempre una opportunità per gli autori di reato, nonché le accortezze che a livello personale e di quartiere posso essere utili per rendere l’ambiente più inospitale ai malintenzionati. Ogni gruppo avrà un referente che terrà i contratti con le forze di polizia e con i referenti degli altri gruppi. Sarà il Comune a formare ed informare i referenti e coadiuvarli nella creazione ed organizzazione dei gruppi, nonché a predisporre la cartellonistica. “Un modo altro e moderno di fare sicurezza, sociologicamente studiato e che conferisce un senso concreto al termine prevenzione, intendendola come ogni azione consapevole messa in atto nell’ambito di una coesione sociale recuperata, idonea all’interruzione del meccanismo che produce l’evento criminoso. Un modo che rafforza il rapporto con le Forze di Polizia, individuando un canale bidirezionale di comunicazione e per darsi una mano l’un l’altro creando un contesto di protezione utile anche a meglio “qualificare” le segnalazioni alla forze di Polizia presenti sul territorio ottimizzando quindi, il loro intervento”, chiude Lisi.
Il progetto “Controlliamo il quartiere insieme. #socialcontrol” vuole essere un ulteriore contributo all’attività di prevenzione generale e di controllo del territorio istituzionalmente svolta dalle Forze di Polizia. L’obiettivo è implementare le tradizionali linee di intervento a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica mediante la valorizzazione di forme di controllo sociale del territorio comunale, incrementare i livelli di consapevolezza dei cittadini circa le problematiche del territorio e le proprie vulnerabilità, promuovere una sicurezza partecipata attraverso formule e modalità di reciproca attenzione favorendo il riconsolidarsi della coesione sociale.
Per tutte le info: pm.sicurezza.urbana@comune.