BUONCONVENTO. Il Popolo della Libertà interviene sul grave disagio che sta interessando gli abitanti del piccolo paese di Chiusure, un borgo che rimane scollegato a causa dell’interruzione della strada provinciale, che da alcuni giorni è chiusa. Il consigliere provinciale Francesco Michelotti ed il capogruppo del Pdl di Buonconvento Fabio Papini denunciano una situazione ormai al limite della sopportazione.
“L’interruzione della strada provinciale che porta a Chiusure ormai non più essere tollerata, ed è causa di un disagio grave per i cittadini – affermano Papini e Michelotti. Le condizioni della strada sono sempre state pessime, ed è più volte stata oggetto di interventi di manutenzione; mai, però, l’amministrazione ha deciso di intervenire in modo risolutivo. Questa arteria non può essere a lungo interrotta, in quanto rappresenta l’unica strada per arrivare a Chiusure; il tratto interrotto che va da Buonconvento a Chiusure è di appena 11 Km; a causa dell’interruzione, gli automobilisti sono costretti a passare da Torrenieri e San Giovanni per arrivare a Chiusure. Questo tragitto alternativo è di Km 30, e non è pensabile che continui ad essere l’unico percorso possibile per raggiungere il piccolo borgo di Chiusure. Tra l’altro, questo paese molto turistico, a ridosso del monastero di Monte Oliveto, ha una residenza per anziani, (di cui 4 sono in cura per dialisi), e se si pensa a quanto deve impiegare un’ambulanza per arrivare sul posto, si percepisce che la situazione è seria. Senza inoltre contare le persone che da Chiusure vanno a lavorare a Buonconvento, impiegando molto tempo e soldi per raggiungere il posto di lavoro. I turisti, poi, non sono facilitati nel raggiungere questo borgo, e ciò a lungo andare può essere foriero di danni per l’economia locale, che trova nel turismo uno dei suoi principali punti fermi.
I residenti del luogo, che ci hanno rappresentato la situazione, si interrogano sull’inerzia dell’amministrazione; noi proponiamo una soluzione transitoria, in attesa che le Istituzioni locali si decidano a provvedere in modo definitivo sulla vicenda: visto che una semicarreggiata è in buone condizioni, sarebbe auspicabile permettere l’utilizzo di quella, mediante l’installazione di un semaforo con il senso alternato, da vietare comunque ai mezzi pesanti, per permettere e garantire comunque il transito dei veicoli.“
“E’ una soluzione concreta – concludono i due esponenti Pdl – che può alleviare i disagi che l’interruzione della strada sta creando. E’ veramente inaudito pensare che la situazione possa rimanere la stessa. Chiediamo immediatamente un intervento delle amministrazioni territoriali”.
Sulla questione annunciata un’interrogazione che verrà presentata nel prossimo consiglio provinciale previsto per il 17 marzo.
“L’interruzione della strada provinciale che porta a Chiusure ormai non più essere tollerata, ed è causa di un disagio grave per i cittadini – affermano Papini e Michelotti. Le condizioni della strada sono sempre state pessime, ed è più volte stata oggetto di interventi di manutenzione; mai, però, l’amministrazione ha deciso di intervenire in modo risolutivo. Questa arteria non può essere a lungo interrotta, in quanto rappresenta l’unica strada per arrivare a Chiusure; il tratto interrotto che va da Buonconvento a Chiusure è di appena 11 Km; a causa dell’interruzione, gli automobilisti sono costretti a passare da Torrenieri e San Giovanni per arrivare a Chiusure. Questo tragitto alternativo è di Km 30, e non è pensabile che continui ad essere l’unico percorso possibile per raggiungere il piccolo borgo di Chiusure. Tra l’altro, questo paese molto turistico, a ridosso del monastero di Monte Oliveto, ha una residenza per anziani, (di cui 4 sono in cura per dialisi), e se si pensa a quanto deve impiegare un’ambulanza per arrivare sul posto, si percepisce che la situazione è seria. Senza inoltre contare le persone che da Chiusure vanno a lavorare a Buonconvento, impiegando molto tempo e soldi per raggiungere il posto di lavoro. I turisti, poi, non sono facilitati nel raggiungere questo borgo, e ciò a lungo andare può essere foriero di danni per l’economia locale, che trova nel turismo uno dei suoi principali punti fermi.
I residenti del luogo, che ci hanno rappresentato la situazione, si interrogano sull’inerzia dell’amministrazione; noi proponiamo una soluzione transitoria, in attesa che le Istituzioni locali si decidano a provvedere in modo definitivo sulla vicenda: visto che una semicarreggiata è in buone condizioni, sarebbe auspicabile permettere l’utilizzo di quella, mediante l’installazione di un semaforo con il senso alternato, da vietare comunque ai mezzi pesanti, per permettere e garantire comunque il transito dei veicoli.“
“E’ una soluzione concreta – concludono i due esponenti Pdl – che può alleviare i disagi che l’interruzione della strada sta creando. E’ veramente inaudito pensare che la situazione possa rimanere la stessa. Chiediamo immediatamente un intervento delle amministrazioni territoriali”.
Sulla questione annunciata un’interrogazione che verrà presentata nel prossimo consiglio provinciale previsto per il 17 marzo.