
CHIUSI. Comune e Banca Valdichiana hanno siglato una convenzione che prevede finanziamenti a tasso zero per gli investimenti delle imprese, nell’ambito di una strategia di rilancio del centro storico. Sarà il Comune a coprire con propri investimenti il costo degli interessi, in modo da sviluppare un effetto moltiplicatore con effetti benefici.
“Si pensi soltanto – sottolinea il sindaco Luca Ceccobao – che, a partire dal 2003, i 110 mila euro pagati dal Comune per gli interessi hanno significato investimenti finanziati dalla Banca pari a un milione e 900 mila euro, con un rapporto di 1 a 17 e un significativo incremento di valore degli immobili e delle attività del nostro territorio. Inoltre, per dare notorietà e servizi al centro storico il Comune sta acquistando un nuovo spazio esterno a Porta Lavinia, così da aggiungere all’attuale parcheggio altri settanta posti macchina, e ha chiesto alla Regione un finanziamento di 950 mila euro per il recupero dei resti della villa romana”.
La convenzione sottoscritta da Comune di Chiusi e Banca Valdichiana per il 2010 viene proposta sulle ali del successo delle passate esperienze e in un momento significativo: questo è l’anno in cui la banca si appresta a trasferire la propria sede centrale nel centro storico (inaugurazione annunciata per il 12 giugno). Un anno di svolta per Chiusi città, come sottolinea l’assessore Stefano Scaramelli: “Il Comune – afferma – ha rilanciato il bando per contributi a fondo perduto a sostegno delle nuove attività, potenziato l’ufficio informazioni recuperando un immobile di proprietà comunale, individuato nuove formule per il mercatino etrusco e per eventi sportivi e culturali. Sono previsti investimenti per la promozione, in collaborazione con l’Apt, come dimostra la stampa del calendario degli eventi”. In quest’ottica, il recupero del plesso ospedaliero e la salvaguardia del polo scolastico hanno il significato di mantenere funzioni e prestigio al centro storico, allo stesso modo del “ritorno” della sede centrale di Banca Valdichiana.
“L’obiettivo – spiegano la presidente Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – è quello di contribuire come banca locale, che qui è nata oltre cento anni fa, ad avviare un circolo virtuoso di rilancio economico del centro storico, creando un flusso stabile di lavoratori e portatori di interesse con la nuova sede di via Porsenna, dando sostegno concreto alle attività imprenditoriali”.
I finanziamenti a tasso zero vanno ad aggiungersi alle altre iniziative, quali la concessione di prestiti agevolati per il recupero del patrimonio edilizio, gli investimenti delle attività economiche e l’installazione di impianti fotovoltaici. L’accordo prevede contributi comunali in conto interesse fino al 2 per cento su finanziamenti per restauro di facciate, rinnovo di vetrine, ristrutturazioni di edifici, avviamento di attività commerciali, installazione di pannelli solari. I tassi applicati dalla banca, che rimarranno inalterati per due anni, partono dall’1 per cento sull’Euribor. La convenzione tra la Bcc e il Comune è solo una delle espressioni di una sinergia che ha contribuito a dare un impulso all’economia locale: da citare il pacchetto anticrisi, con 20 milioni di euro nel 2009, prorogati per altri 10 milioni quest’anno, oppure il sostegno al centro commerciale naturale di Chiusi scalo.
“Si pensi soltanto – sottolinea il sindaco Luca Ceccobao – che, a partire dal 2003, i 110 mila euro pagati dal Comune per gli interessi hanno significato investimenti finanziati dalla Banca pari a un milione e 900 mila euro, con un rapporto di 1 a 17 e un significativo incremento di valore degli immobili e delle attività del nostro territorio. Inoltre, per dare notorietà e servizi al centro storico il Comune sta acquistando un nuovo spazio esterno a Porta Lavinia, così da aggiungere all’attuale parcheggio altri settanta posti macchina, e ha chiesto alla Regione un finanziamento di 950 mila euro per il recupero dei resti della villa romana”.
La convenzione sottoscritta da Comune di Chiusi e Banca Valdichiana per il 2010 viene proposta sulle ali del successo delle passate esperienze e in un momento significativo: questo è l’anno in cui la banca si appresta a trasferire la propria sede centrale nel centro storico (inaugurazione annunciata per il 12 giugno). Un anno di svolta per Chiusi città, come sottolinea l’assessore Stefano Scaramelli: “Il Comune – afferma – ha rilanciato il bando per contributi a fondo perduto a sostegno delle nuove attività, potenziato l’ufficio informazioni recuperando un immobile di proprietà comunale, individuato nuove formule per il mercatino etrusco e per eventi sportivi e culturali. Sono previsti investimenti per la promozione, in collaborazione con l’Apt, come dimostra la stampa del calendario degli eventi”. In quest’ottica, il recupero del plesso ospedaliero e la salvaguardia del polo scolastico hanno il significato di mantenere funzioni e prestigio al centro storico, allo stesso modo del “ritorno” della sede centrale di Banca Valdichiana.
“L’obiettivo – spiegano la presidente Mara Moretti e il direttore Fulvio Benicchi – è quello di contribuire come banca locale, che qui è nata oltre cento anni fa, ad avviare un circolo virtuoso di rilancio economico del centro storico, creando un flusso stabile di lavoratori e portatori di interesse con la nuova sede di via Porsenna, dando sostegno concreto alle attività imprenditoriali”.
I finanziamenti a tasso zero vanno ad aggiungersi alle altre iniziative, quali la concessione di prestiti agevolati per il recupero del patrimonio edilizio, gli investimenti delle attività economiche e l’installazione di impianti fotovoltaici. L’accordo prevede contributi comunali in conto interesse fino al 2 per cento su finanziamenti per restauro di facciate, rinnovo di vetrine, ristrutturazioni di edifici, avviamento di attività commerciali, installazione di pannelli solari. I tassi applicati dalla banca, che rimarranno inalterati per due anni, partono dall’1 per cento sull’Euribor. La convenzione tra la Bcc e il Comune è solo una delle espressioni di una sinergia che ha contribuito a dare un impulso all’economia locale: da citare il pacchetto anticrisi, con 20 milioni di euro nel 2009, prorogati per altri 10 milioni quest’anno, oppure il sostegno al centro commerciale naturale di Chiusi scalo.